Avvocati e film sugli studi legali, realtà o solo finzione?

I film e le serie televisive che parlano di legge, avvocati, processi civili e penali spopolano da numerosi anni e sono un must per i maggiori palinsesti italiani e stranieri.

Lo spettatore non rimane solo affascinato dalla divisa dell’avvocato e del giudice (diciamocelo, l’avvocatessa in tailleur e gonna longuette, tacco 12 e camicia di seta fa un po’ gola a tutti), ma si trova coinvolto in vicende complesse.

La trama delle migliori pellicole è studiata soprattutto per intricare ed ipnotizzare lo spettatore davanti lo schermo. I protagonisti sono tutti affascinanti, gli studi legali sembrano essere usciti dalla matita del miglior interior designer, ma ci si chiede: film sugli studi legali, realtà o solo finzione?

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Perché i film sulle tematiche legali attirano sempre di più?

L’uomo, per sua natura, è portato a giudicare. Nella vita di tutti i giorni esprimiamo giudizi su ogni cosa, a partire dal comportamento di questo o quell’amico fino a giungere alle notizie di cronaca nera.

Quante volte davanti al giornale hai detto: ”Se fossi stato io il giudice gli avrei dato l’ergastolo”, e magari si trattava di un reato che prevede come massimo edittale dieci anni in totale.

Fa parte del nostro essere ”peccatori’ e nonostante cerchiamo di essere oggettivi, imparziali e politically correct, ci sfugge sempre un’opinione fuori dal comune.

L’opinione è il frutto delle nostre conoscenze e delle nostre esperienze, ed è giusto esprimere liberamente un pensiero senza ledere la dignità altrui.

Ragion per cui, come accade dinnanzi ad una notizia appresa sul giornale, anche nei film sei indotto ad esprimere un giudizio.

Ti senti partecipe di quella storia e magari ti immedesimi proprio nei panni di quell’avvocato o di quel giudice.

Vorresti essere tu a battere il martello e a decidere quanti anni spettano al colpevole di turno.

In tal senso i film ambientati negli studi legali (conosciuti come legal movies o legal thriller) ti mostrano una realtà avvincente, dove una schiera di avvocati studia ogni tipo di scorciatoia per salvare le spalle ai clienti. Alcuni addirittura hanno una sceneggiatura a volte thriller, altre volte noire per catturare l’attenzione dello spettatore fino all’ultimo istante.

La trama è un susseguirsi di suspense e attesa, di colpi di scena e di atmosfere da brivido che ti fanno esclamare: ”Ma perché a me tutto questo non succede?”.

A maggior ragione quando il protagonista è un avvocato miliardario con macchinone fuori serie e appartamento all’Empire State Building o nell’Upper East Side.

Dal film esce il ritratto di un avvocato ammaliante, ricco da far paura, in gamba e capace di difendere anche il criminale più spietato. La sua vita è concentrata solo sul lavoro e sull’inseguire una donna che fa perdere la testa.

Chi non vorrebbe essere al suo posto?

Quali sono gli elementi chiave per un film di successo?

Molti legal movies hanno ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale.

Prendi come esempio ”Il Socio”, un film di Sydney Pollack con Tom Cruise protagonista che ha avuto due nomination agli Oscar nel 1994. Oppure Michael Clayton di Tony Gilroy, con un intrigante George Clooneye, 7 nomination agli Oscar 2008 e quattro nomination ai Golden Globe.

Quali sono gli ingredienti alla base del successo di un film di tal genere?

Beh, sicuramente la brillante carriera dell’avvocato protagonista, costellata di numerosi successi e cause vinte dinnanzi alle Corti di Giustizia.

Seguono vicende al limite dell’assurdo fatte di sotterfugi e di imbrogli che neanche il miglior sarto riuscirebbe a sbrogliare.

Se aggiungi reati fuori dal comune come succo dell’intera vicenda (intrighi fra mafia e Stato, morti sospette e servizi segreti) il gioco è fatto. Risultato? Milioni di biglietti venduti al botteghino e altrettanti spettatori incollati al maxi schermo di un cinema.

Vista così la vita di un avvocato è una continua avventura e non basterebbero 24 ore per godere al meglio della propria carriera.

I protagonisti, quasi sempre aitanti attori con contratti da miliardi di euro, hanno il solo compito di studiare una parte e cercare di capire bene la differenza fra un delitto e una contravvenzione

Anche l’Italia si è cimentata in legal movie fra cui spiccano ” In nome del popolo italiano” con Gassman e Tognazzi e ”Il Bigamo” con Mastroianni e De Sica.

Ne esistono molti altri ma la maggioranza di essi sconfina fra il melodramma e la commedia popolare, diventando talvolta una rappresentazione satirica dell’avvocato italiano, tal’altra un modo per trattare argomenti di rilevanza sociale, quale la droga, la mafia e la delinquenza.

Ma alla fine, cosa c’è di vero e cosa è invece inventato?

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Film avvocati: gli aspetti reali

I film sugli studi legali viaggiano al confine fra verità e finzione. Fondamentale è comunque dare un messaggio chiaro allo spettatore che deve ben sapere cosa dice la legge in merito ad una fattispecie.

E’ inutile inventare punizioni che non esistono, perché si travalicherebbe un limite inviolabile che può far leva sulla credulità della gente.

Pensa se un assassino rimanesse impunito.

Lo spettatore potrebbe pensare che la realtà è uguale a quella del film ed emulare azioni in realtà ampiamente punite dallo Stato.

Ok, va bene, nella realtà spesso questo succede ma sai alla perfezione che basterebbe un cavillo burocratico per mandare all’aria un intero processo. Fa parte del tuo mestiere, come fa parte della tua esperienza capire la differenza fra verità e finzione in un legal movie.

Alcuni film, ad esempio, si ispirano a vicende successe veramente (come la pellicola di Robilant ”Il giudice ragazzino”), altre prendono spunto da fatti accaduti nel passato (”Il caso Winslow” di Mamet) ma nella maggior parte dei casi sarà seguito alla lettera ciò che dice la legge.

Scenografi, autori e registi non possono modificare la realtà e applicare l’ergastolo per un semplice furto o lasciar a piede libero un delinquente solo perché simpatico. È una questione di lealtà dare allo spettatore un quadro chiaro della letteratura legislativa.

I personaggi, le vicende e il luogo può essere inventato per esigenze di copione ma non si può ribaltare la realtà creando un mondo parallelo.

Ed è per questo che, al di là del fascino di questo o quell’attore, gli elementi reali riguardano le fattispecie criminose contemplate dalla legge: a cambiare potrebbe essere il modo con cui un reato viene commesso, il movente, l’alibi e l’intreccio in stile giallo poliziesco ma un omicidio rimarrà pur sempre un omicidio.

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Studi legali: gli aspetti irreali di un film

Quasi sicuramente gran parte del film è frutto della fantasia di autori e scenografi che cercano di edulcorare la parte drammatica della trama.

Invenzione è, innanzitutto, la vita movimentata ed avventurosa dell’avvocato poiché, a conti fatti, la quotidianità non è così affascinante.

Di principe del foro ci sta ben poco se si è, ad esempio, avvocati civilisti o divorzisti, impegnati ad assecondare le richieste di risarcimento danni per sinistri stradali e di assegni di mantenimento.

Ad andare peggio è l’avvocato penalista che si trova a dover patteggiare la pena per un delinquente.

La vita di un avvocato penalista potrebbe essere simile a quella dei film, ma chi è quel legale che si trova a dover collaborare con i servizi segreti nazionali?

Qualcosa di vero può esserci per quei legal movie che trattano tematiche come la mafia o la delinquenza, ma anche qui la realtà potrebbe essere ben diversa dallo schermo di un cinema.

Ad esempio spiccano le lungaggini giudiziarie, la necessità (spesse volte) di andare contro l’opinione pubblica. Pensa a quei casi di rilevanza mediatica dove il popolo ha già idea di chi sia l’assassino ma le prove dicono ben altro, e sarà difficile dimostrare l’innocenza dell’accusato.

Un avvocato italiano deve destreggiarsi fra ritardi nei pagamenti e rinvii delle udienze, ed una causa relegata a due ore di film potrebbe prolungarsi oltre i dieci anni nella vita reale.

Le difficoltà incontrate da un legale sono simili a quelle proiettate dalla pellicola cinematografica, ma inseguimenti e suspense si trasformano in rallentamenti giudiziari difficili da sopportare.

Se poi si pensa alla vita di lusso di un avvocato newyorkese beh, in Italia accade il contrario quando si parla degli oltre 240 mila legali regolarmente iscritti agli albo.

Un numero che tende ad aumentare e che deve spartirsi un numero sempre più ridotto di clienti: grazie ad internet, oggi, molti riescono a destreggiarsi da soli con lettere di diffida e solleciti di vario genere.

Le spese in assicurazione, affitto degli uffici, quote di partecipazione negli studi associati e diritti di segreteria fanno sperare ben altro che una vita opulenta.

Aggiungi poi i soldi che ti devono i clienti perché anche loro hanno difficoltà nel pagare le parcelle, puoi già rinunciare fin dall’inizio all’auto fuori serie ed all’appartamento in pieno centro.

Sicuramente fare l’avvocato è più una missione che un lavoro attualmente molto remunerativo, ma esistono alcuni strumenti che ti permettono di ottimizzare al meglio il tuo lavoro.

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Vita di un avvocato: tutto quello che non dicono i legal movie

Al di là di una vita piena di impegni fra tribunali ed ufficio, perizie ed udienze, la vita di un avvocato è ben lontana da quella di Tom Cruise e George Clooney nei rispettivi film.

Ad essere sottaciuto è l’aspetto amministrativo che, nonostante possa essere delegato all’ufficio segreteria, necessita di essere efficiente ed ottimizzato.

Un avvocato professionale rispetta i tempi, ha sottomano l’agenda degli impegni continuamente aggiornata per non perdere neanche un appuntamento. In un colpo d’occhio consulta il portafoglio clienti e ad ognuno collega la relativa pratica gestita dallo studio.

Si, perché un avvocato non si dimena solo fra i quartieri della città alla ricerca delle prove, ma deve interessarsi soprattutto di avere sempre con sè il documento giusto.

Per non trasformare lo studio legale in un ufficio caotico, l’avvocato italiano deve organizzare al meglio la segreteria, attraverso l’archiviazione delle pratiche concluse e mettendo in rilevanza tutto ciò che ha una scadenza imminente.

Atti da notificare o da consultare devono essere posti in primo piano rispetto alle pratiche di minore importanza, mentre gli appuntamenti andranno gestiti con criterio, giusto per non dimenticare nulla.

Immediatamente un avvocato deve riuscire a fornire preventivi e note spesa ai propri potenziali clienti, e deve avere il potere di organizzare nei minimi dettagli la giornata di lavoro.

La giornata di lavoro di un avvocato non è fatta solo di appuntamenti e udienze, ma ci sono retroscena che vengono dimenticati dai migliori legal movie degli ultimi cinquant’anni.

Un avvocato deve aggiornarsi sulle leggi in vigore, riserva parte del lavoro al continuo studio delle sentenze e dell’orientamento dottrinale.

Ottimizzare il lavoro di un avvocato con i software gestionali

Grazie a software come LEGALDESK oggi puoi ottimizzare gran parte del lavoro utilizzando semplici software disponibili sui tuoi device: smartphone, tablet e computer.

Si tratta di software aggiornati a cadenza regolare che ti permettono di avere sotto controllo tutte le attività svolte nel tuo ufficio: dalla contabilità all’amministrazione, per giungere alle notificazioni hai tutto a portata di click.

Ti permette di risparmiare tempo e di consultare anche fuori dal tuo ufficio i documenti principali salvati in cloud. Puoi realizzare preventivi e note spesa, inoltrare parcelle ed effettuare pagamenti in tutta sicurezza.

Puoi controllare la PEC in qualsiasi momento e salvare appuntamenti, date d’udienza e gestire la corrispondenza senza ricorrere al cartaceo.

Inoltre hai la possibilità di monitorare le pratiche di ciascun cliente senza spulciare archivi e documenti che potrebbero sottrarre tempo prezioso al tuo lavoro.

Uno studio legale efficiente è al tempo stesso competitivo ed all’avanguardia, riesce a distinguersi dalla concorrenza non solo per bravura o numero di cause vinte, quanto piuttosto per la capacità di rispondere prontamente alle esigenze dei clienti.

Uno studio legale che ottimizza la propria segreteria riesce a risparmiare in termini di tempo e di denaro, traendo profitti idonei alla propria professionalità.

Se poi riesci a diventare come l’avvocato protagonista di quel film, beh, è soprattutto grazie alla tua capacità di saperti destreggiare nella vita reale.