Quando operi come CTP, una delle insidie che trovi sul tuo percorso sono le controdeduzioni CTU. Si tratta di un argomento spinoso , immagina un materiale estremamente instabile che a seconda di come viene maneggiato può dare luogo a un’esplosione. Ora, nel tuo caso nessuno si farà male realmente, ma affrontare una controdeduzione con un metodo non adatto alla situazione può significare vanificare tutti gli sforzi fino a ora effettuati per mettere la ragione dalla parte del tuo assistito. Quindi ci vuole attenzione, metodo, e una buona gestione di tutti gli aspetti inerenti alla CTU.
Controdeduzioni CTU, un termine improprio
Prima di procedere facciamo un po’ di chiarezza a riguardo, dato che il termine controdeduzioni CTU non è esattamente quello corretto. Il modo migliore per definire questo tipo di attività è sicuramente “valutazione delle osservazioni delle parti in causa”. Chiaramente la terminologia fino a ora adottata è assolutamente frequente, per cui non ti preoccupare, non hai sbagliato tutto nei tuoi studi, semplicemente ci si è abituati all’utilizzo di un termine invece di un altro, ma è sempre meglio mettere i puntini sulle “I”.
Quello che però ci interessa qui chiarire è come fare, quale via seguire affinché il tuo elaborato possa essere difeso dalle eventuali critiche che gli verranno mosse, e gli verranno mosse, fidati. Non pensare mai di aver fatto un lavoro talmente perfetto da poterti far dormire sonni tranquilli. Il tuo lavoro non è una fortezza inespugnabile, e anche se lo fosse, tieni sempre a mente che perfino la fortezza più ben costruita ha un suo cavallo di Troia. Ma questa consapevolezza acquisiscila senza ansia, soprattutto se sei ai tuoi primi incarichi.
La procedura corretta secondo la normativa
La prima cosa a cui devi fare riferimento, come per ogni aspetto del tuo lavoro, è la normativa. Anche il CTU ovviamente farà riferimento a essa, e a te serve tenere presente le diverse fasi regolamentate, appunto, dall’art. 195, terzo comma, del Codice di Procedura Civile. Quindi ti sarà utile sapere quale sia l’iter regolare di una CTU.
Solitamente tale iter si espleta in tre diversi momenti, tutti significativi e indispensabili. Vediamo quindi questo percorso:
Fase 1: Una volta che si sono concluse tutte le azioni peritali e le diverse attività di studio, la relazione peritale viene inviata alle parti dal CTU. In questa fase devi fare attenzione poiché questa relazione peritale, sovente, viene definita bozza. Tale termine però non significa che si tratti effettivamente di una bozza e che come tale possa essere oggetto di modifiche successive, quindi un documento di massima. Si tratta invece di una relazione vera e propria, definitiva e che richiede tutta l’attenzione del caso per essere redatta.
Fase 2: Il Giudice fissa il termine – di solito si tratta di circa 20 o 30 giorni – entro il quale le parti possono inviare al CTU delle osservazioni sulla sua relazione.
Fase 3: Il Giudice fissa un altro termine, anche in questo caso si parla generalmente di 20-30 giorni circa, entro il quale il CTU deve depositare la sua relazione e le eventuali osservazioni (con relative valutazioni) presentate dalle parti in causa. Questo è quello che solitamente viene definito con il termine controdeduzioni CTU.
Controdeduzioni CTU, cosa devi osservare
Per poter svolgere al meglio il tuo lavoro ti serve capire come verranno organizzate le controdeduzioni CTU. Intanto il primo consiglio che dovresti valutare è quello di affrontare con assoluta serenità questo percorso, anche se fosse la prima volta. Ricorda che si può sbagliare e che gli errori servono per comprendere quali siano gli aspetti che dobbiamo migliorare, sia dal punto di vista tecnico che da quello emotivo. Ovviamente se hai il controllo e l’organizzazione del tuo lavoro sei sicuramente facilitato perché puoi concentrarti su questo specifico caso senza interferenze.
Spesso le distrazioni da quello che è prettamente il lavoro dello studio finiscono per interferire con la tua resa professionale. Organizza tutte le tue attività con un gestionale per studi legali in modo da evitare di dover lasciare lo studio per espletare altre incombenze, invia mail e pec, condividi i documenti con i tuoi colleghi e gestisci gli appuntamenti con la pratica agenda, puoi risparmiare molto tempo che puoi reinvestire nella causa.
Torniamo alla nostra CTU. Generalmente, quando una controdeduzione è molto stringata, significa che tutto il lavoro che fino a ora hai svolto è stato fatto bene. Attento però, si tratta di una linea di massima perché potresti trovarti davanti a una CTU prolissa ma aver comunque svolto un buon lavoro.
Tuttavia, poiché tutti siamo soggetti al commettere errori, può capitare anche a te. In quel caso devi essere perfettamente in grado di gestire la situazione con nervi saldi e competenza.
Se hai commesso errori di valutazione o di impostazione:
- Se nella relazione peritale hai affrontato alcune questioni in modo sommario o poco preciso (e che dunque prestano il fianco agli attacchi della controparte)
- Se le osservazioni dei CTP, indipendentemente dal contenuto della tua bozza, danno luogo a spunti che suscitano interesse
Devi necessariamente attuare quella che viene definita Procedura d’emergenza. Se hai commesso degli errori li devi ammettere, questo non svilirà il tuo lavoro facendoti apparire incompetente, al contrario, farai una buona impressione perché vorrai porvi rimedio. Rispondi in modo dettagliato alle controdeduzioni e chiarisci le obiezioni che ti sono state mosse.
Immagina se il tuo errore dovesse avere un peso di rilievo per una delle due parti coinvolte, pensi forse che questo non emergerà durante la causa? Certamente che emergerà, e allora accadrà che il Giudice potrebbe trovarsi in difficoltà, per cui farai perdere tempo, e sicuramente per te questo non sarà un vantaggio. Ammettere l’errore paga sempre.
Consigli per migliorare le tue controdeduzioni CTU
In linea generale ti conviene partire sempre dai quesiti perché ti permettono di focalizzare da subito il fulcro del discorso. In questo modo avrai ben chiara la situazione generale e potrai scardinare eventuali posizioni poco comode.
Se hai trovato delle difficoltà nel tuo incarico, evidenziale nella premessa. Questo serve soprattutto per rispondere a eventuali attacchi.
Evidenzia, quando possibile, la tua diligenza durante lo svolgimento dell’incarico, ti aiuterà a rafforzare la tua autorevolezza e a indebolire gli attacchi della controparte.
Utilizza un linguaggio modulabile, scegli le locuzioni in base all’intensità del passaggio, senza mai perdere l’eleganza e la forza delle parole.