Essere un avvocato oggi non è facile. Se sei un praticante e passi tutto il giorno in uno studio, probabilmente, ti sarai reso conto che non puoi fare a meno di sgomitare con la concorrenza e che non si vive di rendita come prima, quando bastava “farsi un nome”.
Non solo, oggi la strategia vincente è quella di mettere in atto una collaborazione tra avvocati per offrire un servizio migliore e più competitivo, non si lavora più in solitaria, ma ci si avvale della professionalità di altri colleghi specializzati in ambiti differenti dal proprio per poter integrare le diverse competenze e rispondere ai bisogni più diversi dei clienti.
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Collaborazione tra avvocati, addio al one man band
l’avvocato era un one man band. Una figura solitaria nel suo studio elegante. Detentore della saggezza legale, profondo conoscitore di ogni cosa, esercitava la professione in autonomia, buttando un occhio a quello che facevano i colleghi, ma senza doversi guardare poi troppo attorno, dato che gli avvocati erano pochi e a debita distanza l’uno dall’altro, salvo occasioni particolari in cui si collaborava.
Cause importanti, ben pagate, poca concorrenza. Praticamente il sogno di tutti quelli che si sono poi dedicati agli studi universitari di giurisprudenza. Peccato, però, che proprio per inseguire questo sogno, oggi gli avvocati in Italia sono tanti e questo inevitabilmente ha cambiato tutto, trasformando profondamente sia la professione che il modo di esercitarla.
Oggi, avvocato, sei come un imprenditore, devi applicare delle strategie di marketing per poter avere clienti e quindi dei guadagni.
La professione sta vivendo un periodo di grande trasformazione, vuoi anche per motivi legati alla crisi economica, e in più ti devi distinguere tra tutti i tuoi concorrenti. Immagina di essere il venditore di un qualche prodotto sul mercato, per battere la concorrenza hai alcune possibilità.
La prima è quella di abbassare il prezzo – in questo caso quello delle tue consulenze – ma finiresti per essere sottostimato: lavoro tanto e guadagno poco. Sai come va a finire questa storia? Che finisci per lavorare in uno dei tanti studi che cercano collaboratori a basso costo, dopo un paio d’anni sei stanco di occuparti sempre delle stesse pratiche e ti chiedi se davvero sia valsa la pena studiare tanto per appendere una pergamena incorniciata al muro e che non vale le tue ambizioni. Però hai anche un’altra soluzione.
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Studi legali associati, un’opportunità in più
Probabilmente, arrivato a questo punto, hai già capito che il tuo lavoro può migliorare, che la tua professione è cambiata, è vero, ma non è in via d’estinzione, e quindi puoi trovare il modo per continuare a esercitarla senza dover giocare al ribasso come si farebbe in un suk.
Il modo è semplice, devi allargare la tua capacità d’azione e per farlo il sistema migliore è quello di collaborare con dei colleghi. Ci sono tanti studi legali che cercano dei collaboratori, e questo non è un caso, ma il sintomo di una nuova evoluzione della professione. Ovviamente tu scegli quello che ti sembra più adatto alla tua formazione e al tuo modo di lavorare.
Quindi lo studio associato che collabora inoltre con un altro studio associato è una possibilità, possibilità che si concretizza anche negli spazi di coworking.
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Il coworking per avvocati, l’unione fa la forza
Il proverbio l’unione fa la forza è sempre attuale, sempre vero, in tutti gli ambiti, anche nel caso degli avvocati.
Come funziona il coworking per avvocati? Ci sono degli spazi, appunto i coworking, dove i professionisti svolgono il loro lavoro, o gruppi di professionisti lavorano gomiti a gomito.
La peculiarità del coworking, però, è che favorisce le conoscenze e le collaborazioni. In questo particolare spazio di lavoro, quindi, trovi altri professionisti come te, con i quali puoi iniziare ad avviare delle intese. Immagina di essere un divorzista e di trovare nel coworking un avvocato specializzato in malasanità, collaborando potreste ampliare il vostro bacino di utenti e allargare la vostra clientela.
Ma questa è solo un’idea, un inizio, perché negli spazi di coworking avrai modo di conoscere diverse realtà professionali, tra cui imprenditori, aziende che necessitano di consulenza, insomma, si tratta di un micromondo professionale attivo e ricco di occasioni.
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Il legale digitale, l’avvocato 2.0
Un altro fattore da prendere in considerazione poi è quello dell’avanzare delle diverse tecnologie. Se fai un po’ di mente locale riesci a visualizzare grandi scaffali con enormi faldoni pieni di pratiche, che oggi praticamente stanno scomparendo, ma non è questo l’unico cambiamento. Se pensi un attimo alla tecnologia odierna quale parola ti sembra possa descriverla meglio? Movimento, esatto. Mobile.
Oggi praticamente nessuno può permettersi di restare fuori dalla rete e men che meno di non esserne incluso ovunque. Chi non si adegua viene in automatico escluso dal suo mercato dalla concorrenza. Metti il caso che ti trovi fuori dallo studio, un cliente ti telefona, ma non puoi avere accesso ai dati per capire se puoi essere d’aiuto a quella persona, pensi che aspetterà che tu faccia rientro al tuo studio o pensi che continuerà a scorrere l’elenco dei professionisti che sicuramente ha nel suo smartphone? Ti sei risposto.
Quindi non solo devi essere presente in rete, ma devi fare rete se vuoi diventare competitivo e non restare a casa in attesa di un appuntamento.
Cosa succede quindi? Succede che grazie anche alle nuove tecnologie il lavoro in team è avvantaggiato. Infatti il tuo studio può collaborare con un altro studio che magari si trova in un’altra regione, o addirittura all’estero.
In parole povere, è finito il tempo dell’avvocato che sta chiuso nel suo studio in attesa di clienti che si rifanno ai suoi unici consigli. Oggi hai bisogno di interfacciarti con altri avvocati, colleghi che magari hanno più esperienza di te in un determinato settore, o anche per prendere eventuali accordi per la domiciliazione se devi seguire una causa che non si trova nel tuo territorio di competenza. E ora sicuramente stai pensando che questo è tutto molto bello e interessante, ma a livello pratico come si fa? Se ti organizzi con un gestionale per avvocati ti renderai subito conto che lavorare anche in remoto non è un problema, anzi, i vantaggi sono diversi.
Con LEGALDESK puoi condividere tutta la documentazione con i tuoi colleghi che si trovano lontani da te, puoi gestire le pratiche, consultare gli archivi senza dover ogni volta andare a scartabellare nei tribunali. Puoi organizzare un’agenda con tutte le scadenze, gli appuntamenti e gestire i clienti e le fatturazioni.
Questo è quello che si intende per legale digitale, un avvocato che possa essere operativo ovunque si trovi e collaborare, anche a distanza, con il suo team. Richiedi una demo del gestionale LEGALDESK e inizia a farti un’idea di tutti i vantaggi che puoi ottenere.
Oggi quello che conta davvero è essere connessi, fare rete e individuare la giusta strategia d’azione, per il cliente, ma anche per te.