Pensioni avvocati: verso il riscatto laurea flessibile

Sono sempre più numerose le persone che hanno voglia di lasciare il mondo del lavoro per collocarsi finalmente in pensione.

Con il riscatto della laurea flessibile andare in pensione prima è più semplice, ecco come.

 USA ORA LEGALDESK, IL GESTIONALE CHE TI IPER SEMPLIFICA IL LAVORO

Riscatto della laurea oggi

Attualmente il riscatto della laurea consente di versare all’INPS i contributi e quindi vedersi riconoscere il periodo dell’università a fini pensionistici, questo agevola il raggiungimento dei requisiti per la pensione.

Può accedere al riscatto della laurea solo chi ha completato il percorso di studi mentre non è un ostacolo al riscatto il fatto di essere inoccupato o disoccupato, il fatto di non essere iscritto ad alcun ente previdenziale o non aver iniziato alcuna attività lavorativa all’Italia e all’estero.

Deve essere sottolineato che il riscatto della laurea, come sarà chiarito meglio dopo, è abbastanza costoso, proprio per questo è prevista la possibilità di riscattare anche solo parte del periodo di studi, in questo modo si raggiungono i requisiti pensionistici (tutto ovviamente dipende dalla propria condizione personale) e allo stesso tempo si possono risparmiare dei soldi.

Inoltre dal 1997 è possibile riscattare anche più lauree, questo può aiutare ad accedere prima alla pensione oppure periodi di studio all’estero purché siano riconosciuti i titoli.

Ovviamente chiunque deve riscattare oggi la laurea pensa: ma quanto costa? Non è previsto un costo fisso, tutto dipende dal regime previdenziale, retributivo e contributivo in vigore al momento della laurea.

Per chi prima del 31 dicembre 1995 aveva già 18 anni di contribuzione può usufruire del calcolo con il metodo retributivo, chi aveva un minor numero di anni di contributi vede applicato il calcolo misto retributivo e contributivo, chi invece ha iniziato a lavorare successivamente vede l’applicazione del solo criterio contributivo.

A questi fattori si aggiunge anche età e sesso del richiedente e si applica infine un coefficiente che dipende da quanto tempo è passato dalla laurea.

Si evince che non è facile determinare il calcolo del costo del riscatto della laurea, deve però essere sottolineato che quanto più il riscatto avviene in prossimità del pensionamento tanto più elevato è il coefficiente applicato al calcolo e di conseguenza aumentano gli importi da pagare.

Per avere un calcolo del riscatto della propria laurea è necessario recarsi all’INPS o all’ente che gestisce la previdenza per la propria categoria.

Deve essere chiarito che vi sono comunque delle agevolazioni, infatti è possibile chiedere il pagamento rateale, dedurre dalla dichiarazione dei redditi gli oneri versati, inoltre vi sono dei vantaggi cioè può aumentare l’importo della pensione che si riscuote e vi è l’opportunità di anticipare il pensionamento, cosa essenziale se non si riesce più a stare nel mercato del lavoro.

LEGGI ANCHE: Calcolo interessi legali

Riscatto laurea flessibile

Quella vista è la normativa fino ad ora applicata per il riscatto della laurea, ma al tavolo delle discussioni vi è anche la possibilità di introdurre in Italia il riscatto della laurea flessibile.

Sia chiaro, attualmente non si tratta di una norma già approvata, ma solo di un’ipotesi.

Tutto parte dalla prima proposta di riscatto gratuito della laurea che però è stata bocciata, al suo posto si vuole introdurre il riscatto flessibile che consente di versare all’INPS solo una quota di quanto si dovrebbe utilizzando i criteri di calcolo prima anticipati.

Ovviamente in questo caso l’assegno pensionistico subirà comunque una riduzione proporzionale rispetto alla quota di riscatto non pagata. Se la norma venisse introdotta, il lavoratore potrebbe avere l’opportunità di decidere quanto versare e andare in pensione anticipatamente, ovvero sfruttando la quota 100 ottenendo così un assegno ridotto rispetto a quello che potrebbe riscuotere se versasse tutti i contributi previsti.

La norma così come presentata prevede anche dei limiti, infatti il riscatto flessibile della laurea dovrebbe riguardare solo coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e quindi con il solo calcolo contributivo che di fatto è più economico.

Per capire se è possibile andare in pensione non resta quindi che aspettare ulteriori novità e riforme.

Come andare in pensione?

La riforma della pensione è il sogno di molti perché i requisiti attualmente presenti richiedono di lavorare fino a 67 anni di età.

Ciò per molti è un forte ostacolo, in parte perché sentono il peso degli anni che avanzano e in parte perché il mondo del lavoro è diventato sempre più complesso e si fa fatica a restare sul mercato o comunque ad aggiornarsi e avere clienti.

Il rischio è restare nel limbo senza stipendio e senza pensione per periodi piuttosto lunghi. Proprio per questo sono in molti ad attendere la tanto discussa quota 100.

Tale riforma, sebbene non sia stata ancora perfezionata, in base a quanto finora dichiarato e ai lavori preparatori che si stanno compiendo dovrebbe richiedere due requisiti: uno anagrafico e uno retributivo.

Per quanto riguarda il primo è necessario aver compiuto almeno 62 anni di età, mentre per quanto riguarda il secondo per essere maturato occorre avere almeno 38 anni di contributi.

Per raggiungere tali obiettivi vi è però una novità, cioè la possibilità di sfruttare il riscatto della laurea, anche per questo provvedimento vi sono però delle novità che potrebbero renderlo molto conveniente per tutti.

 USA LEGALDESK, IL GESTIONALE CHE TI FA RISPARMIARE TEMPO OGNI GIORNO

Resta in ufficio e sfrutta le semplificazioni delle procedure telematiche

Se sei un avvocato e non sai quando riuscirai ad andare in pensione, devi sapere che oggi il tuo lavoro può essere facilitato attraverso l’avvio del processo telematico.

Appare evidente che per chi ha una certa età stravolgere le proprie abitudini di lavoro può essere davvero difficile. Ovvio che per i nativi digitali e per coloro che comunque hanno sempre fatto uso di computer sin dalle scuole superiori il processo telematico apporta solo vantaggi perché genera una riduzione notevole di costi e consente di abbattere i tempi morti.

Questo infatti prevede che alcuni atti debbano essere compiuti obbligatoriamente da computer e così è possibile depositare e prelevare atti, compiere azioni processuali direttamente dallo studio e recarsi in tribunale per le udienze.

Ciò implica che i praticanti non saranno inviati nelle varie cancellerie per fare lunghe file, ma potranno essere impiegati nello studio in vere e proprie attività legali, in questo modo si riescono a formare anche avvocati migliori. L’aggiornamento a un avvocato che ha già superato i 50 anni sicuramente può apparire un ostacolo troppo difficile da superare e quindi ci si può sentire persi.

Dopo aver passato una vita sui libri di diritto, tanto tempo a seguire le novità legislative, a studiare sentenze e casi, doversi sentire inadeguati alla professione legale perché sono introdotte nuove procedure può risultare frustrante.

Questo non vuol dire dover abbandonare la professione, ma semplicemente che occorre cambiare strategia e scegliere un gestionale che sia semplice e intuitivo da usare.

LEGGI ANCHE: Assistenza legale online, possibile servizio on demand?

Il gestionale giusto per il tuo studio

Se vuoi un gestionale semplice e allo stesso tempo evoluto che ti aiuti ad affrontare i cambiamenti attuali e quelli futuri della professione legale per te c’è LegalDesk.

Ovviamente il gestionale ha le funzioni base quindi consente l’accesso ai sistemi di gestione della giustizia civile e amministrativa. Consente di estrarre gli atti, consultare gli archivi, depositare atti ricevere la posta elettronica certificata attraverso il sistema PEC e di usare la firma elettronica.

Il tutto in modo semplice attraverso l’uso di chiavi di accesso che consentono di identificare il professionista che sta agendo. Le chiavi di accesso devono essere custodite con estrema cautela per evitare che terze persone possano entrare nel sistema.

Queste possono essere considerate le funzioni base, ma ve ne sono altre che hanno l’obiettivo di aiutare l’avvocato a gestire nel migliore dei modi l’attività legale e di conseguenza risparmiare soldi e avere più clienti.

Da non trascurare infatti è l’importanza dell’agenda che permette di ricevere notifiche per gli appuntamenti, ma anche per le scadenze, che si tratti di una prescrizione, il compimento di un atto o un deposito oppure una bolletta o tassa.

Attraverso la rubrica invece è possibile contattare in breve tempo i clienti e quindi riuscire a gestire le comunicazioni ufficiali e il marketing, ricorda però di non adottare una strategia eccessivamente aggressiva.

I vantaggi non finiscono qui perché LegalDesk ti consente anche di compilare facilmente i preventivi di spesa ed emettere le fatture, che ovviamente possono essere inviate al cliente in modo immediato attraverso la posta elettronica.

Ricorda che emettere subito la fattura consente anche di riscuotere prima gli onorari. Le funzionalità di LegalDesk possono anche unire l’utile al dilettevole, ad esempio puoi usare tutti i dati raccolti attraverso il gestionale per stilare delle classifiche e quindi stabilire i periodi in cui vi sono maggiori entrate, oppure i clienti che procurano maggiore lavoro, le materie di diritto in cui si riesce ad ottenere un maggiore riscontro, ad esempio diritto del lavoro o liti condominiali.

Queste sono solo alcune delle opportunità, è stato calcolato che attraverso l’uso di LegalDesk è possibile avere fino a 3 ore libere in più e quindi potrai riposare oppure usare il tempo per ulteriori aggiornamenti.

Tra i vantaggi della piattaforma vi è l’aggiornamento costante in modo che sia sempre adatto ad un lavoro veloce e agile.