Avvocato specializzato e avvocato generalista: quali sono le differenze?

Quando ci si sente male, in linea generale, si va dal medico di base che, fatte le prime indagini, se sospetta qualcosa, ci prescrive la visita dal medico specialista. Per la materia legale, invece, una persona che ha necessità di un consulto, oggi deve scegliere se affidarsi a un avvocato generalista o a uno specializzato in un determinato settore.

Chi aveva il ricordo del buon vecchio (nonché affidabile) avvocato di fiducia, che conosceva tutto e sapeva districarsi in ogni situazione, ora dovrà adeguarsi ai tempi che cambiano, e con essi cambia anche la professione dell’avvocato che si deve necessariamente adeguare anche alle difficoltà imposte dalla crisi.

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Avvocato specializzato e avvocato generalista: il panorama odierno

Quando si dice che la professione dell’avocato si sta adeguando al mutamento dei tempi non è esagerato. Il perché è facile da intuire, basta guardarsi attorno. Qual è la prima cosa che serve a un avvocato? I clienti, ovvio, ma in questo preciso momento gli avvocati in Italia sono davvero tanti, e il numero è destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni.

In poche parole, la concorrenza è tanta e per essere competitivi bisogna avere una marcia in più, anche perché ormai non si parla più dei guadagni di una volta, oggi il guadagno medio di un avvocato non fa scalpore, si parla di circa 30 mila euro di media all’anno.

Ci si deve distinguere. l’avvocato di dieci, quindici anni fa, poteva permettersi uno studio tutto suo, soprattutto se era di famiglia, aveva tanti clienti tanto che riempiva l’agenda di appuntamenti ogni giorno e, una volta avviato lo studio, viveva praticamente di rendita. Se poi era figlio o nipote di un avvocato o di un notaio, la gavetta era solo una parola priva di significato.

Oggi invece, se da una parte la professione ha aperto le porte a tutti i laureati, dall’altra ha fatto scaturire una condizione di grande competitività, ragione per cui è imprescindibile occuparsi di un determinato target. In ragione di questo oggi ci si ritrova a scegliere tra due figure, l’avvocato specialista e l’avvocato generalista, ma molti clienti non sanno nemmeno che differenza intercorre tra l’uno e l’altro. Solo una questione di studio?

L’avvocato generalista, figura in via d’estinzione?

Entri in uno studio legale, senti il profumo dei libri rilegati in pelle, la luce fioca, una voce calma e suadente che ti fa stare tranquilla e pensi che risolverai a breve tutti i tuoi problemi. l’avvocato, quello incravattato, rigoroso e rassicurante, aveva sempre la buona parola che aspettavi, la speranza di uscire dai guai o di trovare la soluzione più economica. Sapeva sempre tutto, conosceva un numero incommensurabile di leggi e poteva ripeterle a memoria.

Divorzio, usucapione, affidamento dei figli, ma anche sanzioni, risarcimenti, l’avvocato poteva aiutarti in tutto. Tu esponevi il problema e lui aveva la soluzione. Aveva sempre un cavillo, una postilla scritta a caratteri quasi illeggibili, che potevano toglierti dai problemi. l’avvocato era l’emblema della sapienza e della saggezza assieme. Oggi però, sembra che questa figura sia destinata a essere sempre più spesso sostituita con quella di un avvocato specialista.

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Chi è l’avvocato specializzato

Esattamente come accade nella medicina, dove troviamo la figura dello specialista, anche nella giurisprudenza oggi abbiamo questa distinzione. Era necessario, era l’inevitabile evoluzione della professione che si sta sempre più orientando a seconda delle tecnologie a disposizione, per esempio oggi tutti i professionisti dispongono di un software studio legaleutilizzano i cloud per la condivisione dei documenti con clienti e colleghi a distanza, e si adattano alle nuove realtà che si stanno sviluppando (scopri tutte le funzioni di LEGALDESK per gestire al meglio al tua professione).

Le aziende, per esempio, richiedono sempre più spesso avvocati che li seguano in modo costante, non solo all’occorrenza. In aggiunta c’è il rapido susseguirsi di normative, che dunque indirizzano gli avvocati verso strade ben delineate.

Per offrire non solo la possibilità di essere più competitivi, ma anche di poter lavorare al meglio delle loro possibilità, gli avvocati devono frequentare una scuola di alta formazione giuridica per conseguire una specializzazione e poter lavorare in quella nicchia.

Quindi, dopo la laurea, il professionista si specializza seguendo un master di specializzazione dell’avvocato che gli consente di scegliere, appunto la specializzazione, in una delle 18 aree previste.

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Quali sono attualmente le aree di specializzazione?

Attualmente le aree di specializzazione sono 18 e ciascuna permette di operare in precisi ambiti di competenza, come viene descritto nello schema DM specializzazioni.

Per esempio, nell’area di specializzazione di Diritto delle persone e della famiglia, l’avvocato potrà operare nell’ambito di competenza del Diritto di famiglia, Diritto minorile, Diritto delle successioni, Diritto dell’immigrazione (tema quanto mai attuale e che ha avviato a una profonda trasformazione nel settore), Diritto delle associazioni, delle fondazioni e dei comitati.

Ci sono poi aree come Diritto internazionale, Diritto dell’Unione europea, Diritto commerciale e della concorrenza, solo per citarne alcuni. Si passa quindi dall’essere esperti in diritto amministrativo, o penale, all’essere specializzati in questa o quell’area di competenza.

I vantaggi per i clienti

Certamente si può parlare di vantaggi per i clienti che, così come nella medicina, potranno ricorrere a un avvocato specializzato in quel determinato settore di competenza che soddisfa le necessità del cliente.

Se uno ha necessità di un avvocato specializzato in Diritto della crisi da sovra indebitamento, dovrà rivolgersi a quel determinato professionista. Questi sono settori abbastanza nuovi, o comunque rivisitati proprio tenendo conto di quello che è il panorama attuale.

Ma i vantaggi non sono solo per i clienti, anche gli avvocati avranno una maggiore possibilità di distinguersi tra loro e di lavorare in un determinato settore, diminuendo la concorrenza, almeno in certe aree.

La specializzazione, in tal senso, è vista come una cosa positiva, fermo restando che un buon avvocato, generalista o specialista che sia, si determina da come si pone e da come svolge il suo lavoro, dalla sua disponibilità e dalla sua capacità di gestire i suoi impegni dedicando ai propri clienti la giusta attenzione e la giusta quantità di tempo.

Oggi i professionisti delle aree legali sono coadiuvati dai gestionali come LEGALDESK, ideati proprio per facilitare loro il lavoro e consentirgli di dedicare il tempo necessario ai propri clienti, senza perdere tempo a cercare documenti tra gli archivi o a doverli consegnare di persona ai tribunali.

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