Caratteristiche di un buon avvocato? Scrivere e parlare in modo chiaro

Che le parole siano gli strumenti principali per ogni avvocato è cosa nota. Ma come fare per padroneggiarle nel migliore dei modi?

Per prima cosa, è necessario partire dal presupposto che un buon avvocato deve essere in grado sia di scrivere che di parlare senza alcun genere di problema. Addirittura, è utile specificare che più si ha facoltà di linguaggio e più si ha la possibilità di essere considerati bravi.

Se, dunque, hai intenzione di fare concorrenza ai tuoi colleghi puntando tutto sulla facoltà di linguaggio non devi fare altro che seguire qualche semplice consiglio grazie al quale riuscire a districarti nel migliore dei modi nella giungla della concorrenza.

Ma vediamo di entrare più nello specifico e di capire come fare per scrivere e parlare come un avvocato di talento.

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Scrivere e parlare le caratteristiche di un buon avvocato

Per prima cosa, è necessario partire dal presupposto che per padroneggiare al meglio la lingua parlata e scritta è fondamentale allenarsi.

In buona sostanza, ad essere cruciale sono sia la lettura che l’ascolto. Leggere molto, infatti, offre la possibilità di apprendere sempre nuovi termini e di riuscire a dare forma a costrutti sempre nuovi. Medesimo discorso vale anche per l’ascolto.

Proprio in merito all’ascolto, è interessante anche sottolineare il fatto che ad essere utile è anche la possibilità di concentrarsi sulle arringhe degli avvocati più importanti.

Volendo, si potrebbe procedere con l’analisi attenta di ognuna di queste arringhe in modo tale da comprendere nello specifico quali sono le parole che vengono utilizzate in maniera più ricorrente e quali, invece, sono costrutti da cui gli avvocati di successo tendono a stare alla larga.

In merito alla lingua parlata ma anche a quella scritta è assolutamente utile partire dal presupposto che ogni genere di comunicazione deve essere essenziale, chiara e precisa. Quando si parla di precisione di linguaggio, però, bisogna fare molta attenzione a non cadere nel luogo comune della presunzione ad ogni costo.

Pur essendo puntuale, il linguaggio dell’avvocato deve essere chiaro, diretto e, soprattutto, comprensibile. Alle volte, ricorrere ad ogni costo ai tecnicismi potrebbe essere addirittura controproducente.

La bravura di un avvocato, pertanto, è nascosta nella capacità di quest’ultimo di coniugare alla perfezione la capacità di utilizzare termini tecnici, cercando, però, di essere compreso non solo dagli addetti ai lavori ma anche e soprattutto da chi non ha molta esperienza nel settore.

I clienti, dunque, devono riuscire a comprendere ciò che il proprio legale dice senza alcun genere di problema in modo tale da instaurare con lui un rapporto di fiducia.

Come accennato poco sopra, pertanto, la chiarezza è un aspetta che non deve essere mai trascurato ma che, al contratto, deve rappresentare un vero e proprio faro nella notte per ogni avvocato che ambisce ad essere considerato universalmente bravo.

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Caratteristiche di un buon avvocato: correttezza e purezza di linguaggio

Come accennato poco sopra, quando si parla di lingua sia scritta che parlata è utile partire dal presupposto che qualsiasi genere forma di comunicazione deve essere corretta e puntuale.

Parlare di correttezza sembra essere a dir poco superfluo ma, in realtà, si tratta di un aspetto a dir poco cruciale. Non è affatto raro, infatti, dover fare i conti con errori di vario genere che potrebbero compromettere in maniera alle volte importante la reputazione di un avvocato.

Commettere un errore, seppur non troppo rilevante, dunque, potrebbe essere fatale e, pertanto, è bene fare attenzione anche ai più piccoli dettagli e ciò vale sia nella lingua parlata che in quella scritta.

Inoltre, bisogna partire dal presupposto che ogni avvocato deve riuscire a ricorrere a termini specifici senza alcun genere di problema. Gli assistiti, infatti, si aspettano dal proprio legale un linguaggio particolarmente ricercato e puntuale.

A contare, poi, non è solo l’accuratezza del linguaggio. Importantissimo, al contrario, è anche l’ordine con il quale vengono presentati i vari argomenti. Ogni argomento deve essere presentato in maniera organica, tenendo conto di un ben preciso ordine.

A tale proposito, è bene che tu sappia che le regole non devono essere rispettate in maniera scrupolosa. Al contrario, sta a te capire quando utilizzare un ben preciso ordine e quando, invece, optare per altre soluzioni.

Tutto dipende essenzialmente dal contesto e dalle particolari situazioni. Ogni buon avvocato, pertanto, non può assolutamente rinunciare alla versatilità.

Plasmare il linguaggio a seconda delle specifiche situazioni, dunque, risulta essere un valore aggiunto niente affatto irrilevante. Anche in questo caso, il riferimento è sia alla lingua scritta che a quella parlata.

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Avvocati di esperienza e neo-avvocati

Senza alcun dubbio, è necessario fare una distinzione ben precisa tra avvocati che godono di una certa esperienza e legali che si affacciano per la prima volta alla professione.

Come è facile intuire, i primi avranno una proprietà di linguaggio decisamente molto diversa dai secondi. Dalla loro, infatti, hanno molta più pratica e familiarità.

Gli anni di lavoro, però, non possono tradursi in maniera diretta in una spiccata capacità di linguaggio. Alle volte, sono proprio gli avvocati più giovani a dimostrarsi più capaci di padroneggiare sia la lingua parlata che scritta. Ciò molto semplicemente perché l’abitudine di continuare ad allenare la scrittura e la dialettica non è pratica comune a tutti gli avvocati di vecchia data.

Proprio in merito agli avvocati con una lunga esperienza alle spalle è bene anche tenere conto del fatto che proprio loro hanno dalla loro parte alcune formulazioni che caratterizzano il loro operato e che non dovrebbero mai venire a mancare.

Alle volte, ad esempio, ci sono avvocati che sono soliti ricorrere a particolari figure retoriche o utilizzare specifici lemmi. Questa abitudine non può che essere tradotta in un vero e proprio marchio di fabbrica che nel corso del tempo non solo non può venire meno ma, al contrario, deve rappresentare un punto di forza a dir poco notevole.

In buona sostanza, il segreto per ogni buon avvocato è quello di riuscire a dare il meglio si sé sia durante le arringhe che nei testi scritti. A non dover essere sottovalutato, poi, è anche il confronto con i propri clienti.

Proprio i clienti, infatti, tendono ad avere sempre gli occhi bene aperti su ogni fase del rapporto con il proprio legale e, per tale ragione, quest’ultimo deve cercare di essere sempre puntuale e molto preciso sia in occasione degli incontri che, molto più in generale, durante ogni genere di scambio anche a mezzo mail o lettera.

Nulla, quindi, deve essere lasciato al caso.

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Caratteristiche di un buon avvocato: fase di studio del caso

Un aspetto molto importante riguarda il fatto, per poter padroneggiare bene il linguaggio in occasione della discussione di una causa o, molto più in generale, quando si ha a che fare con un incarico di vario genere, bisogna assolutamente studiarne ogni aspetto.

La fase di studio, pertanto, appare non solo cruciale ma a dir poco necessaria. Solo studiando nel dettaglio ogni aspetto della situazione si avrà la possibilità di dare forma ad argomentazioni sia scritte che verbali particolarmente interessanti oltre che articolate.

Al contrario, l’approssimazione non farà altro che rendere l’operato dell’avvocato superficiale, facendolo apparire poco professionale e, comunque, non degno di essere preso in considerazione.

A questo punto, se hai intenzione di apparire agli occhi dei tuoi potenziali clienti in grado di padroneggiare la lingua scritta e parlata senza alcun genere di problema non devi fare altro che allenarti e cimentarti nello studio del caso con cui hai a che fare.

Volendo, potresti anche prendere in considerazione l’ipotesi di approfondire anche alcuni casi storici, ascoltando con attenzione le arringhe degli avvocati e cercando di andare alla ricerca di ogni genere di documento scritto. In questo modo, avrai la possibilità di fare tue alcune formulazioni ben precise e di rendere il tuo bagaglio ancora più ricco.

Questo è solo uno dei consigli di cui dovrai tenere conto per riuscire a dare il meglio di te sia in aula che in occasione del rapporto con i tuoi clienti. Puntare su un linguaggio specifico e puntuale rappresenta un punto di forza molto importante e, per tale ragione, non ti resta altro da fare che cimentarti nello studio e nell’approfondimento continuo al fine di raggiungere uno standard decisamente elevato in grado di fare concorrenza ad ogni altro genere di professionista del settore legale.

Un buon avvocato, quindi, deve riuscire a saper coniugare la propria capacità di linguaggio con la capacità di riuscire ad adeguarsi alle specifiche situazioni. Solo in questo modo, si avrà la possibilità di colpire nel segno e di avere la possibilità di apparire sempre molto preparati e in grado di andare alla ricerca ogni volta di soluzioni personalizzate e pensate per riuscire a primeggiare in ogni genere di circostanza.

Come avrai intuito, per diventare un avvocato di talento non devi fare altro che potenziare il tuo linguaggio, allenarlo, leggere molto, studiare i vecchi casi, confrontarti con avvocati che hanno più esperienza di te e, molto più in generale, partire dal presupposto che quello dell’avvocato è un mestiere che comporta un approfondimento costante e che, dunque, non devi assolutamente fermarti nella fase di studio ma, al contrario, devi continuare ad approfondire ogni genere di argomento.