Quanto guadagna un avvocato in Italia?

L’avvocato era ed è una professione ritenuta di grande prestigio. Gli avvocati erano per lo più figli di avvocati, di notai, o comunque di famiglie abbienti che potevano permettersi il lusso di far seguire un percorso di studi ai propri figli.

Con gli anni la professione ha continuato a mantenere un grande prestigio sociale, ma a differenza di anni addietro, anche chi proveniva da famiglie meno abbienti ha potuto laurearsi, magari con grandi sacrifici, e iniziare a esercitare la professione. Un sogno che si è avverato per molti, una bella carriera e ottimi guadagni.

E oggi? Oggi qual è la situazione degli avvocati in Italia, ma soprattutto, come sono cambiate le cose in seguito alla crisi?

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Quanto guadagna un avvocato oggi in Italia?

La domanda quanto guadagna un avvocato è dunque una domanda lecita, soprattutto da parte di chi si appresta a intraprendere questa carriera.

Inutile fare demagogia, quando uno studente decide di scegliere una facoltà come giurisprudenza, lo fa sì perché mosso, ovviamente, dalla passione verso tali discipline, ma anche con la speranza di poter avere dei guadagni interessanti che gli consentano di avere uno stile di vita di un certo livello.

Sono cambiate le cose o ancora il guadagno medio di un avvocato è elevato come anni fa?

Il reddito degli avvocati è in calo

Ed eccoci qua alla risposta cruciale, senza troppi fronzoli: il reddito medio degli avvocati è in netto calo: dai 54 mila euro (eh sì, questo era il guadagno di un avvocato alcuni anni fa) del 1996 si è passati ai 37,5 mila euro del 2014. I fattori di questo calo sono diversi e non si possono, ovviamente, ricondurre tutti alla crisi.

Bisogna fare un’analisi più attenta per capire se e quanto convenga oggi a un giovane intraprendere questa professione, ma va da sé che se si ha ambizione e passione vale comunque sempre la pena studiare e cercare quelle che possono essere attualmente le migliori opportunità.

Iniziamo quindi a capire perché, crisi a parte, i guadagni degli avvocati sono diminuiti. Per avere una prima idea si deve nuovamente fare ricorso ai numeri: gli aspiranti avvocati, nonché gli avvocati professionisti, sono tantissimi.

Quanti avvocati ci sono in Italia? Di media, in Italia, si contano 4 avvocati ogni 1.000 abitanti, poco meno della media del Liechtenstein dove gli avvocati sono 6 ogni 1.000 abitanti. In una particolare classifica sul numero di avvocati presenti sul territorio europeo, scopriamo che a detenere il primato è la Spagna: 253.190 avvocati regolarmente iscritti.

E l’Italia? Si piazza al secondo posto con 246.786 avvocati regolarmente iscritti all’ordine e che esercitano. Seguono il Regno Unito con 188.263 avvocati, la Germania con 163.690 e la Francia con 60.223 avvocati.

In Italia il maggior numero di avvocati è concentrato al sud, in particolar modo nella provincia di Salerno dove esercitano ben 6.623 avvocati. Per capire cosa si intenda con aumento esponenziale del numero di avvocati nel nostro Paese basti pensare che nel 1985 erano 48.327 gli iscritti all’albo, mentre nel 2016 sono stati 312.663, con una previsione di aumento per questo 2017.

Come competere con gli altri avvocati?

E allora il problema si chiama competizione. Infatti, proprio a causa di questo aumento di esercenti la professione, è aumentata anche la concorrenza.

I professionisti legali giocano quindi al ribasso pur di garantirsi i clienti, e questo va a svantaggio di tutta la categoria.

Quindi quando ci si pone la domanda su quanto guadagni un avvocato al mese, si deve prendere in considerazione tutta una serie di cose, tra cui la principale è la forte concorrenza dovuta all’aumento dei professionisti di questa categoria.

Bisogna poi considerare di cosa si occupa un avvocato e quindi la domanda potrebbe essere posta a seconda della categoria: quanto guadagna un avvocato penalista, quanto può guadagnare un avvocato divorzista, quanto arriva a guadagnare un avvocato tributarista e così via.

Ebbene, in Italia non ci sono le specializzazioni per questa professione, come invece accade in ambito medico, quindi un avvocato può occuparsi di diversi ambiti della disciplina e guadagnare in base all’incarico più che in base all’ambito di competenza.

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A quanto ammonta il reddito minimo degli avvocati?

E iniziamo a toccare le dolenti note. Partiamo subito con dire che in Italia per lo più gli avvocati hanno uno studio proprio o al massimo sono associati, ma non possono essere dipendenti diretti, quindi non si può parlare di uno stipendio di avvocato dipendente, parliamo sempre di libera professione, sebbene i numeri ricordino quelli di un dipendente!

E allora, secondo i dati resi pubblici dalla Cassa Forense e che riguardano il 2015, il reddito minimo di un avvocato è ben al di sotto dei 30 mila euro. Va fatta un’ulteriore distinzione però, perché questo reddito si riferisce a professionisti fino a 45 anni d’età circa. Gli avvocati over 50 guadagnano un po’ di più, sia per la reputazione che per l’esperienza dovuta agli anni di esercizio.

Chi non se la passa bene sono i giovani avvocati, quelli al di sotto dei 30 anni, che guadagnano meno di 10 mila euro l’anno.

Secondo le stime circa il 27% degli avvocati guadagna tra 1 e 10.600 euro all’anno (un reddito davvero basso), c’è poi anche chi dichiara un fatturato pari a zero euro e che dunque non lavora, o lavora . E qui iniziano i problemi perché sono soprattutto i giovani a essere costretti a lavorare per una miseria.

Se non vi siete mai chiesti quanto guadagna un avvocato di ufficio, per esempio, fate un calcolo di circa 500 euro al mese se si tratta di un giovane alle prime esperienze. Se invece si tratta di un neo laureato o peggio di un tirocinante, le cifre non fanno fatica ad arrivare a zero.

Appare chiaro quindi che chiedersi quanto guadagna un avvocato civile o penalista sia più che normale, mossi anche dal mito degli avvocati americani, ma la risposta purtroppo è deludente: un avvocato oggi guadagna di media dai 700 ai 1500 euro al mese.

Ovviamente dipende da dove esercita, dagli anni di esperienza, dai servizi svolti. Affrontare una causa di usucapione (che può durare diversi anni) è certamente più remunerativo rispetto a una controversia tra vicini di casa o alla contestazione di una sanzione.

Quanto guadagnano gli avvocati in Inghilterra e negli USA

Nel Regno Unito le cose sono ben diverse. Se in Italia il numero di avvocati è altissimo, in Inghilterra abbiamo visto che gli avvocati sono 188.263.

Questo significa che c’è la possibilità di lavorare di più e di lavorare meglio, con maggiori opportunità di fare carriera, motivo per il quale molti professionisti lasciano il Belpaese e vanno in Gran Bretagna alla ricerca di maggiori opportunità e più congrue alle proprie capacità.

Tornando ai compensi degli avvocati britannici, ebbene, arrivano a guadagnare circa 50.000 sterline che, grosso modo, corrispondono a quasi 60 mila euro. La differenza con i compensi degli avvocati italiani è lampante.

Ma se ci si stupisce per gli stipendi degli avvocati della Gran Bretagna, allora ci si deve chiedere quanto guadagna un avvocato in America?

E qui arriviamo a cifre davvero esorbitanti. Chi non ha visto serie TV come Law and Order, o film come l’Avvocato del diavolo?

Ebbene, quegli studi ultra eleganti, quelle associazioni di avvocati dove se ne trova uno per ogni causa, non sono solo fantasia cinematografica, ma fanno parte di una realtà consolidata degli USA dove i bravi avvocati arrivano a prendere circa 93 mila dollari all’anno Una cifra che un avvocato italiano riesce a mettere via, se fortunato, in tre anni.

La domanda corretta allora non è quanto guadagna un avvocato del lavoro o un avvocato che si occupa di diritto della famiglia o divorzista, la domanda giusta è come mai non si riesce a far riemergere questa professione ormai così inflazionata?

Quali potrebbero essere le soluzioni? Alcuni si sono lasciati andare alla formula di pagamento solo dopo la vincita della causa. Questo potrebbe sembrare controproducente, e in effetti qualche rischio c’è.

L’avvocato in questo caso deve essere molto bravo a valutare le reali possibilità di vittoria per quella determinata causa, se pensa di non potercela fare deve rifiutarla. Diversamente se pensa di potercela fare, correrà una minima percentuale di rischio, ma tendenzialmente le cose vanno come ci si aspetta e l’avvocato incassa la sua percentuale, per esempio, su un risarcimento per danni.

Guadagnano più le donne o gli uomini?

Infine facciamo un’ultima riflessione sui guadagni degli contestazione di una sanzione avvocati in Italia: a guadagnare di più, come abbiamo detto al principio, sono gli avvocati di oltre 65 anni, ovvero quelli che possono vantare una certa esperienza e un nome più o meno blasonato, ma comunque conosciuto.

Costoro arrivano guadagnare mediamente 77.000 euro all’anno il che rispecchia meglio quelli che erano i vecchi compensi degli avvocati.

Tra questi, gli uomini guadagnano 82.000 di euro mentre le donne circa 43.000. Tra i giovani di età compresa tra i 24 e i 29, le donne avvocato mediamente guadagnano 8.500 euro, mentre gli uomini circa 12.000.

Per quanto riguarda la fascia d’età fino ai 45 anni, gli uomini arrivano a guadagnare 30 mila euro circa, mentre le donne non arrivano a quella cifra fino ai 50 anni.

Non deve quindi stupire se molti si arrendono e arrivano perfino alla cancellazione dall’albo degli avvocati dato che non riescono, con guadagni tanto bassi, nemmeno a coprire le tasse che, come i professionisti sanno, sono fin troppo alte, al punto che si sta vagliando la possibilità di ridurle in modo da dare la possibilità, anche a chi sta iniziando, di poter avviare una carriera.

Guadagnare di più come avvocato

Le previsioni per il futuro? Non sono rosee, basta guardare il numero degli iscritti nelle facoltà di giurisprudenza e di quelli che hanno superato l’esame per l’abilitazione alla professione per rendersi conto che questa situazione è destinata a peggiorare.

A meno che non ci si differenzi e non si riesca a percorrere strade alternative, come per esempio lavorando in un team e offrendo servizi specializzati.

Infine si può puntare ad avere clienti internazionali ed uscire dalla competizione del solo mercato italiano, gli strumenti in questo caso sono le lingue straniere e la conoscenza estesa del diritto di altri paesi.

In Europa si possono creare ottime opportunità in paesi come l’Inghilterra e la Germania mentre al di fuori del nostro continente si posso cercare opportunità in paesi in forte sviluppo come gli Stati Uniti e la Cina.

Quindi si deve puntare ad offrire un servizio efficiente ottimizzando i tempi di lavoro e aumentare il valore della propria prestazione.

Un software gestionale è un ottimo strumento per ottenere questo obiettivo.

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