Il processo civile a fisarmonica


Un processo civile a fisarmonica con procedimenti semplificati e adeguati alle esigenze del cittadino è l’obiettivo che si intende raggiungere con la prossima riforma

Un processo civile "a fisarmonica" con procedimenti semplificati e adeguati alle esigenze del cittadino è l’obiettivo che si intende raggiungere con la prossima riforma che verrà presto approvata dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

Un cambiamento necessario per chi come te è spesso scoraggiato a intraprendere azioni giudiziarie per tutelare i propri diritti da fatti illeciti, proprio per non incorrere nell’onerosità di un processo civile che si protrae per anni.

Processo civile: novità della riforma della giustizia

Processo civile: novità della riforma della giustizia

Il Guardasigilli ha annunciato che è in programma una riforma del processo civile diretta a rendere più semplice il rito e adattarlo alle diverse esigenze dei cittadini.

Le ragioni che impongono la riformulazione del processo civile sono legate alla necessità di renderlo più credibile e comprensibile per i cittadini. A tal fine si intendono introdurre norme dirette ad abbreviare i tempi dei processi e strumenti utili a snellire le procedure.

Secondo le affermazione del ministro per ovviare alla lunghezza dei processi si cercherà di ridurre a una o due udienze quelli che non presentano particolari fatti da accertare, naturalmente ciò dipenderà dal tipo e dalla complessità delle situazioni meritevoli di tutela oggetto del giudizio.

La notizia della riforma del processo civile è stata data dal Ministro Alfonso Bonafede, durante la sua partecipazione al forum di Lucca, "Italia Economia & Lavoro", dove ha illustrato i cambiamenti dell’istituto della prescrizione, indicato quali sono i problemi relativi ai procedimenti civili e le possibili soluzioni per snellirli.

Il Guardasigilli ha spiegato di avere già il testo pronto e che prima della sua emanazione lo pubblicherà sul sito del ministero per essere oggetto di una pubblica consultazioneaperta a tutti i cittadini, che potranno visionarlo e valutarlo.

La riforma della giustizia per il ministro è fondamentale e prioritaria per il Paese, in quanto i cittadini devono conoscere bene quali sono le tempistiche quando intendono far valere i propri diritti. Inoltre, tale questione ha ripercussioni sull’immagine dell’Italia all’estero e sulla capacità di attirare gli investimenti da parte degli imprenditori stranieri.

Appena sarà pubblicata sul sito il testo della riforma anche tu potrai visionarlo ed esprimere le tue opinioni sulla sua efficacia a rispondere in maniera efficiente alle esigenze giuridiche dei cittadini.

Ricorso per l'introduzione del processo civile

Tra le novità della riforma del processo civile c’è la cancellazione dell'atto di citazione a favore del ricorso. La nuova normativa avrà come mission quella di semplificare le procedure, ridurre i tempi ed evitare la dilatazione delle attività istruttorie. Obiettivi che si cercherà di raggiungere attraverso vari interventi come ad esempio la cancellazione dell’atto di citazione.

Il processo non verrà più introdotto tramite tale atto ma attraverso il ricorso. È bene sottolineare che tale atto non è contemplato nella disciplina del processo di cognizione, mentre è previsto nel giudizio ordinaria per introdurre il ricorso in Cassazione.

Il ricorso è un atto processuale con cui un soggetto avanza delle richieste direttamente al giudice. In genere, il ricorso è uno strumento giuridico utilizzato per sollecitare dei provvedimenti ordinatori, presentare istanze di abbreviazione dei termini o si anticipazione dell’udienza. Esso non è uno strumento alternativa alla citazione, ma è possibile utilizzarlo per controversie in materia di lavoro e per richiedere procedimenti d'urgenza o decreti ingiuntivi.

Il contenuto del ricorso non ha uno schema predefinito, ma deve indicare la richiesta di rimozione di atti illegittimi o degli effetti di un fatto, adottati da un soggetto in violazione alle norme giuridiche e dei diritti dell’attore. Spesso attraverso tale strumento giuridico si richiede l’intervento dell’autorità giudiziale per mettere fine a situazione illecite o di particolari gravità.

In base all’articolo 415 del codice di procedure penale, l’atto deve essere depositato presso la cancelleria del giudice competente. Quest’ultimo entro cinque giorni deve decidere sull’ammissibilità delle richieste e fissare con decreto l’udienza in cui le parti interessati devono presentarsi per il contraddittorio. Tra la data del deposito e quella dell’udienza non devono trascorrere più di 60 giorni.

Il ricorso e la data del processo devono essere notificati al convenuto, entro dieci giorni dall’emanazione del decreto. Compito quest’ultimo che spetta all’attore.

Inoltre, deve esserci un intervallo di tempo di almeno 30 giorni tra la notifica e il giorno della discussione.

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Citazione in giudizio

Il processo civile è rappresenta uno strumento giuridico diretto a risolvere controversie che hanno come oggetto diritto privato. La sua disciplina è contenuta nel codice di procedura civile, che prevede che l’introduzione al processo di cognizione attraverso la citazione in giudizio.

Quest’ultimo è un documento scritto con cui un soggetto, detto attore, chiede tutela giurisdizionale dei propri diritti, presentando una domanda giudiziale al giudice competente. Allo stesso tempo con tale documento giurisdizionale l’attore chiama in giudizio un altro soggetto detto convenuto, contro il quale vanta delle pretese, che deve comparire davanti al giudice in una determinata data, per difendersi dalle accuse, in base al principio del contraddittorio.

L’atto di citazione non ha solo la funzione di portare a conoscenza del giudice e del convenuto la domanda giudiziale dell’attore, ma anche di definire l’oggetto processuale. In particolare, l’atto serve a individuare nella sostanza la situazione che si deve tutelare, il comportamento illecito che l’ha generata e il tipo di tutela che l’attore vuole ottenere dal giudice.

Le funzioni dell’ atto di citazione sono principalmente tre:

  • formulare la domanda giudiziale presentata dall'attore.
  • aprire il contraddittorio con il soggetto convenuto in giudizio sulla controversia generata dalla domanda giudiziale.
  • dare inizio al processo ordinario di cognizione attraverso la predisposizione consecutiva di atti tra loro interdipendenti.

Contenuti e termini dell'atto di citazione

Contenuti e termini dell'atto di citazione

L’atto di citazione è disciplinato dall’articolo 163 del codice di procedure civile, in cui vengono indicati il contenuto, i requisiti essenziali per la validità e l’efficacia dell’atto.

L’atto di citazione deve riportare il tribunale dove è stata effettuata la domanda, i dati identificativi dell’attore e del convenuto e i soggetti che li assistono. Inoltre, deve indicare:

  • la cosa oggetto della domanda, detta petitum.
  • i fatti egli elementi di diritto alla base della citazione.
  • le conclusioni, ovvero le richieste da parte dell’attore al giudice.
  • i mezzi di prova ovvero i documenti e altri strumenti di cui l’attore intende avvalersi per dimostrare l’illecito.
  • il procuratore, il soggetto autorizzato a rappresentare in giudizio l’attore e l’apposita procura.
  • la data di comparizione delle parti e inviti al convenuto.

Una volta redatto l’atto di citazione per l’avvio di un processo giudiziale, si devono rispettare determinati termini che allungano il procedimento. In particolare, è necessario che tra la data di notificazione dell’atto e quello dell’udienza intercorrano almeno 90 giorni, che si estendono a 150 se la notifica deve avvenire all’estero.

Il mancato rispetto di tali termini porta a una nullità della citazione. Mentre nel caso si superi notevolmente il limite, il convenuto può chiedere al presidente del tribunale che l'udienza di comparizione venga anticipata.

Se il presidente accetta l’istanza, il cancelliere deve informare l’attore del decreto almeno cinque giorni prima della data della nuova udienza.

Processo civile ed iter diversi per citazioni e ricorso

La citazione in giudizio viene preparata dall'avvocato difensore dell’attore, deve illustrare i fatti che hanno originato l’illecito e contenere le richieste al giudice. L’atto viene notificato al convenuto con la consegna da parte dell’ufficiale giudiziario o tramite raccomandata. Esso deve contenere la data della prima udienza che deve essere fissata dall’attore entro minimo 90 giorni dalla notifica.

La citazione deve essere depositata in tribunale corredata con un documento che provi la notifica alla controparte. Il convenuto ha tempo di costituirsi fino a 20 giorni dalla data dell’udienza.

Il ricorso segue un iter diverso dalla citazione. Il documento deve essere depositato prima in tribunale e poi notificato alla controparte. Il giudice dopo aver accolto il ricorso, fissa con decreto la data dell’udienza e solo in questa fase che la controparte viene a conoscenza delle azioni giudiziarie intraprese dall’attore.

I due strumenti giuridici implicano iter diversi anche per quanto riguarda i termini. La riforma tende a favorire il ricorso poiché in teoria non essendo vincolato ai 90 giorni previsti per la citazione, dovrebbe accelerare i processi, con udienze fissate in tempi brevi.

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Differenza tra citazione in giudizio e ricorso

La differenza principale tra citazione e ricorso si ritrova nel fatto che il primo rappresenta una domanda rivolta alla controparte e si utilizza per controversie tra soggetti che si trovano in una posizione paritaria.

Nel ricorso la domanda viene proposta direttamente al giudice, che ha la facoltà di decidere se ammettere o meno le pretese dell’attore. Mentre nella citazione è l’attore a stabilire la data dell’udienza, nel ricorso tale prerogative spetta al giudice. Altre differenze riguardano i vari termini da rispettare tra la notifica e il giorno dell’udienza e anche del momento in cui viene comunicata la citazione in giudizio della controparte.

Nella citazione il convenuto è il primo a conoscere le pretese dell’attore, nel ricorso esso viene coinvolto solo dopo la decisione del giudice.

La riforma ancora non è stata approvata, intando se intendi ricorrere in giudizio per salvaguardare i tuoi diritti e mettere fine a comportamenti illeciti da parte di altri soggetti, la soluzione migliore è fare affidamento su un avvocato competente ed aggiornato, che offra servizi d'avanguardia e disponga di un software innovativo, come quello di Legaldesk con cui formulare ricorsi e citazioni in giudizio davvero utili a risolvere qualsiasi problema.

Matteo Migliore - Fondatore di LEGALDESK

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