Processo amministrativo telematico e lodo arbitrale: le novità


Con l'entrata in vigore del processo amministrativo telematico insieme al lodo arbitrale ci si accorge che il ruolo dell'avvocato e le competenze che deve maturare sono profondamente cambiate

Dal 1° gennaio 2018 c'è una importante novità nel mondo del diritto: è entrato in vigore il processo amministrativo telematico.

Se a questa novità si aggiunge il lodo arbitrale ci si accorge che il ruolo dell'avvocato e le competenze che deve maturare sono profondamente cambiate.

L'obiettivo del legislatore con tali riforme è abbreviare i tempi di amministrazione della giustizia e mitigare la litigiosità tra le parti, ma ciò che cambia profondamente è il ruolo dell'avvocato che deve avere maggiori competenze e una certa versatilità per passare da una procedura ad un'altra.

Ecco le novità dallo studio per l'avvocato con il PAT e con il lodo arbitrale.

Riduzione dei tempi morti con il fascicolo elettronico

Riduzione dei tempi morti con il fascicolo elettronico

Il PAT (Processo Amministrativo Telematico) è una procedura che consente di dire finalmente addio al cartaceo anche per quanto riguarda il processo amministrativo.

Questo avviene grazie alla digitalizzazione degli atti, questi devono essere trasmessi tramite la posta elettronica certificata e possono essere presi in visione attraverso il sistema di accesso al sistema SIGASistema Informatico della Giustizia Amministrativa.

Una novità per lo studio legale interessante rispetto al processo civile telematico è rappresentata dal fatto che in questo caso tutti i soggetti coinvolti nel processo devono utilizzare il sistema telematico, infatti l'articolo 136 del Codice della Pubblica Amministrazione al comma 2 e 2 bis prevede che difensori, le parti se stanno in giudizio da sole, gli ausiliari del giudice devono depositare tutti gli atti e i documenti con modalità telematica.

La nuova procedura consente agli avvocati di ridurre i tempi di attesa ed avere uno studio più efficiente grazie all'eliminazione dei tempo morti necessari per recarsi alla cancelleria.

Tramite il SIGA gli avvocati possono formare il fascicolo elettronico relativo ad ogni procedimento in essere, possono trasmettere telematicamente il fascicolo, depositare gli atti del processo, effettuare la conservazione sostitutiva degli stessi (anche se si consiglia di avere sempre i documenti salvati su più dispositivi) e pubblicare i procedimenti.

Deve essere sottolineato che il sistema di conservazione degli atti è crittografato, di conseguenza consente anche di proteggere la privacy di persone coinvolte.

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Ecco come depositare gli atti del processo amministrativo telematico

Se sei un avvocato e muovi i primi passi nel sistema PAT devi sapere che gli atti, i documenti e gli allegati possono essere realizzati utilizzando diversi formati. Per gli atti il formato più conosciuto è sicuramente il PDF, ma possono essere utilizzate anche estensioni TXT, ed RTF.

Ovviamente i documenti possono avere anche un peso notevole, ecco perché è messa a disposizione la possibilità di realizzare documenti in formato compresso attraverso il più famoso WinZip o WinRar, le cartelle compresse possono avere ad oggetto le estensioni prima viste, cioè PDF, TXT, RTF.

Per quanto riguarda i documenti allegati agli atti vi sono ulteriori formati rispetto ai precedenti visti, infatti è possibile utilizzare il jpg, jpeg, gif, tiff e tif, cioè i formati fotografici, inoltre è possibile utilizzare e-mail ed estensione XML.

Questi codici a prima vista possono sicuramente creare imbarazzo, ma potrai notare che ogni foto salvata sul tuo computer ha una delle estensioni sopra elencate, mentre un file word o con altri programmi di scrittura ha sicuramente una delle estensioni TXT o RTF, quindi sarà molto facile imparare ad individuare e a realizzare documenti che siano conformi ai formati richiesti.

L'estensione infatti viene attribuita naturalmente utilizzando il programma di scrittura o di salvataggio file in formato fotografico. Depositare gli atti con il nuovo PAT non è difficile come potrebbe sembrare infatti sul sistema SIGA potrai trovare la voce Modulo Deposito Ricorso, lo stesso deve essere scaricato e compilato per poi essere caricato sul sistema.

Per il deposito degli atti successivi al ricorso deve, invece, essere utilizzata la voce Modulo Deposito Atto, indicando però il numero di ricorso rilasciato quando è stato depositato quest'ultimo. In questo modo gli atti possono essere collegati al relativo procedimento in modo semplice.

Tutti gli atti devono essere validati con firma in formato digitale. Per avere maggiori delucidazioni sul PAT e le novità per lo studio è possibile documentarsi con D.P.C.M. 40/2016(Regolamento PAT e Specifiche Tecniche).

Devi però ricordare che nel processo amministrativo telematico l'atto deve essere classificabile come nativo digitale, cioè non è possibile scansionare un cartaceo e introdurlo nel sistema, l'atto deve nascere come documento digitale. Tale regola è soggetta a poche eccezioni.

Il lodo arbitrale

Il lodo arbitrale

Per ridurre i tempi della giustizia il legislatore non ha previsto solo il processo telematico, ma anche il lodo arbitrale o meglio la procedura definita arbitrato e che si conclude con il lodo arbitrale. Si tratta di una procedura più snella, che prevede l'intervento del giudice solo eventuale e in un secondo momento, cioè nel caso in cui il lodo arbitrale non dia i frutti sperati.

Il lodo arbitrale si applica in materie specificate dalla legge, è esclusa la possibilità di chiedere tale procedura nel caso in cui le controversie abbiano ad oggetto diritti indisponibili, separazione personale e in materia di lavoro.

In quest'ultimo caso possono esservi delle deroghe purché siano previste dalla legge o dal Contratto Collettivo Nazionale di Categoria. L'arbitrato può essere applicato anche nel processo amministrativo e in particolare quando una parte è la PA e l'altra è un privato, cioè la maggioranza dei casi. Si tratta di una procedura più snella ed economica rispetto ad un normale processo, ma non di meno assicura giustizia in quanto gli arbitri hanno comunque una formazione giuridica, inoltre rispondono nei confronti delle parti nel caso in cui siano state lese per comportamento doloso o colposo del collegio arbitrale o di un arbitro.

L'arbitrato è disciplinato dal Codice di Procedura Civile e in particolare dagli artt. 806-840. L'instaurazione di un procedimento di mediazione arbitrale ha le stesse conseguenze di un ricorso davanti al giudice, quindi va ad interrompere i termini di prescrizione, inoltre se relativa a beni immobili o mobili registrati può essere trascritta e di conseguenza bloccare eventuali alienazioni o comunque rendere il lodo arbitrale opponibile a terzi.

Il lodo arbitrale è appunto la decisione finale e di conseguenza ha effetti parificabili a quelli di una sentenza. Questo effetto si ha in particolare nel caso in cui si decida di procedere per un lodo arbitrale rituale, mentre nel caso di lodo irrituale, pur non avendo gli effetti di una sentenza lo stesso può essere posto a base della richiesta di un decreto ingiuntivo o potrà essere fornito come prova nel successivo giudizio.

Per quanto riguarda le ultime novità, deve essere sottolineato che la legge 162 del 2014 ha stabilito il trasferimento dei procedimenti pendenti davanti al giudice presso le sedi arbitrali, il tutto nel tentativo di diminuire il carico pendente e velocizzare la risoluzione di diverse controversie.

Gli arbitri vengono nominati in numero dispari, di solito sono tre, dalle parti attraverso l'atto compromissorio, cioè l'accordo con cui le parti decidono di devolvere la controversia al collegio arbitrale.

Ovviamente anche nel caso in cui le parti decidano di devolvere la controversia all'arbitro è essenziale la presenza di un avvocato in modo che i suoi interessi possano essere fatti valere e i fatti siano esposti nel modo più preciso possibile individuando le norme applicabili.

Se sei un avvocato inoltre potresti provare ad assumere il ruolo di arbitro, in questo modo puoi avere un'ulteriore attività in grado di generare introiti.

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Come facilitare le incombenze relative al PAT e al lodo arbitrale

Se gestisci uno studio di avvocato per poter essere al passo con i tempi e riuscire a gestire un processo amministrativo telematico o un lodo arbitrale, è necessario che tu abbia a disposizione un software evoluto in grado di aiutarti a gestire il lavoro.

Si è visto che il PAT richiede un ampio uso della tecnologia digitale e con Legaldesk potrai gestire in piena autonomia tutte le attività necessarie per riuscire a depositare atti, ricorsi, inviare documenti attraverso la PEC e validare con firma digitale i vari atti.

Il tutto in modo semplice perché la piattaforma offerta è intuitiva e quindi riesce ad aiutare anche chi muove i primi passi in questo mondo. I vantaggi però non finiscono qui perché oltre al tempo che potrai risparmiare avvalendoti delle nuove tecnologie che ti evitano le file in cancelleria, potrai anche avvantaggiarti delle altre opportunità offerte.

Legaldesk infatti non è solo una piattaforma di accesso al Polisweb e al SIGA, ma anche un vero e proprio ufficio virtuale. Ti consente infatti di avere una rubrica con tutti i recapiti dei clienti, in questo modo potrai fornirgli indicazioni, documenti, ma anche inviare newsletter per promuovere la tua attività, ad esempio per fargli sapere che è possibile la nomina come arbitro in un procedimento arbitrale.

Legaldesk mette a disposizioni diverse funzioni per la redazione di preventivi e fatture, in questo modo anche questa attività potrà essere velocizzata e resa efficiente.

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Matteo Migliore - Fondatore di LEGALDESK

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