Body cam sui treni: sì, ma nel rispetto di chi è filmato


Gli addetti alla sicurezza del trasporto pubblico e personale ferroviario potranno avere in dotazione le body cam, mini videocamere da indossare per riprendere eventuali aggressioni, furti, etc

Presto capotreni, addetti alla sicurezza del trasporto pubblico e personale ferroviario potranno avere in dotazione le body cam, ovvero delle mini videocamere da indossare per riprendere eventuali aggressioni, furti e atti vandalici, in aumento negli ultimi anni.

Le società di trasporto pubblico ferroviario dovranno però adottare precise misure a tutela della riservatezza delle persone riprese.

Il Garante ha dato il via libera al progetto sperimentale, considerando l’impossibilità tecnica di installare telecamere a bordo dei treni di più vecchia costruzione, le specifiche finalità di sicurezza anche dei numerosi utenti del servizio e le finalità di tutela dei beni aziendali.

L’Autorità però ha prescritto una serie di cautele e accorgimenti a garanzia dei dipendenti e degli utenti.

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Body cam accese quando serve

Body cam accese quando serve

Le body cam non saranno sempre accese, ma potranno essere attivate dai capitreno o dagli addetti alla sicurezza solo in presenza di un pericolo concreto per le persone o le cose. Un led rosso ne segnalerà l’attivazione.

I dispositivi trasmetteranno le immagini alla sala operativa in tempo reale. Chi effettua le riprese non potrà modificarle, cancellarle né duplicarle. Solo soggetti diversi, appositamente autorizzati, una volta verificato che le immagini raccolte riguardino fatti realmente pericolosi, potranno disporne l’eventuale estrazione, attività che però dovrà essere tracciata.

La società di trasporti dovrà disciplinare le modalità di utilizzo e le specifiche condizioni che legittimano l’attivazione dei dispositivi e dovrà adottare particolari cautele nel caso in cui le riprese video coinvolgano soggetti deboli (testimoni, vittime di reati, minori ecc.) o riprendano luoghi con particolari aspettative di riservatezza (ad esempio le toilette).

Le immagini raccolte, oltre a poter essere visionate solo da soggetti autorizzati, dovranno essere conservate in forma cifrata ed essere cancellate automaticamente e irreversibilmente una volta decorso il periodo previsto di una settimana, fatte salve eventuali esigenze di indagine e di accertamento dell’Autorità giudiziaria.

La società dovrà disattivare la funzionalità audio, ritenuta non necessaria dalla stessa società, e in caso di comunicazione delle riprese alle compagnie di assicurazione dovrà oscurare le immagini delle persone non coinvolte.

Bisognerà, attraverso adeguati strumenti di comunicazione anche a bordo delle vetture, avvisare gli utenti della presenza del sistema di videosorveglianza mobile e delle sue caratteristiche.

La società, che dovrà fornire un’idonea informativa ai dipendenti sull’uso delle body cam, dovrà inoltre rispettare il divieto di controllo a distanza dei lavoratori e a siglare un apposito accordo con le organizzazioni sindacali.

Matteo Migliore - Fondatore di LEGALDESK

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