Con obiettivi chiari si aumenta il fatturato dello studio


Come per qualsiasi lavoro, anche per l'avvocato diventa necessario fissare degli obiettivi per progredire nel futuro

Come per qualsiasi lavoro, anche per l'avvocato diventa necessario fissare degli obiettivi per progredire nel futuro.

La carriera legale non è semplice come si pensa, e riuscire a crearsi un piccolo spazio nella platea dei concorrenti è più difficile del previsto. Un avvocato senza obiettivi è come una persona senza sogni: nessun essere umano rinuncerebbe mai ai propri desideri pur sapendo che gli stessi saranno difficili da realizzare.

Gli obiettivi di un avvocato non si riducono esclusivamente nell'avere uno stipendio alto o nell'essere il migliore di tutti. Ogni professionista nutre aspettative diverse, talvolta legate alla propria attività, tal'altra al proprio futuro, e a prescindere dalla sostanza dei propri sogni una cosa rimane certa. Senza obiettivi il fatturato non aumenta.

Ti starai domandando: si, va bene, ma cosa c'entra l'avere un desiderio con il profitto del mio lavoro? Le due cose sono distanti fra loro, eppure le aspettative, qualsiasi esse siano, possono aiutarti a raggiungere il massimo sul lavoro. Non ci credi? Continua a leggere!

Quali sono gli obiettivi di un avvocato?

Quali sono gli obiettivi di un avvocato?

Una persona esterna vede l'avvocato come un professionista ricco, vestito di tutto punto, che vive in una bella dimora arredata con gusto e capace di condurre una vita molto agiata.

L'immagine che abbiamo degli avvocati è dovuta ad una parvenza che ci proviene dal mondo del cinema e della fiction, dove gli attori impersonano la professione legale come individui determinati, spietati e avidi di denaro. Difficile immaginare quindi un principe del foro alla stregua di una persona umana, con le sue fragilità e le aspettative tipiche di chiunque svolge una professione libera.

Eppure un avvocato è, ancor prima che un legale, un soggetto dotato di sentimenti e di aspirazioni, che agisce seguendo le proprie aspettative in quello che è il suo lavoro.

Ci sono avvocati il cui obiettivo è quello di diventare qualcuno, mentre altri vorrebbero essere riconosciuti per l'impegno e la professionalità con cui svolgono il mestiere. Qualche professionista vorrebbe aprirsi uno studio in piena autonomia, mentre qualcun altro vorrebbe lanciarsi in attività trasversali per dare maggior brio al proprio lavoro.

Insomma ciascun avvocato è diverso dall'altro ed in quanto persona fisica può avere desideri fra i più disparati.

Ogni avvocato nutre delle speranze lungo tutta la sua carriera, magari invogliato dai colleghi oppure dalle capacità che via via acquisisce con l'esperienza e la competenza.

Gli obiettivi che generalmente fissa un avvocato cambiano a seconda dell'età e se all'inizio (ci attestiamo più o meno attorno ai 25) l'idea potrebbe essere quella di essere scritturati da uno studio professionale rinomato, col passare del tempo i traguardi si faranno più concreti, più particolari, volti a solidificare tutto il lavoro che si è svolto in precedenza.

Obiettivi di un avvocato potrebbero essere:

  • aprire uno studio legale in piena autonomia.
  • creare un brand identity che possa avere come risultato la fidelizzazione dei clienti attraverso la serietà e la professionalità dimostrata.
  • ampliare i servizi offerti.
  • rivolgersi al mondo del web.
  • fondare una società poliedrica, fatta di professionisti di diverso genere avvalendosi dell'aiuto di figure esterne (quali potrebbero essere geometri, tecnici, ingegneri, architetti) per rispondere meglio alle richieste del cliente.

Poi esistono obiettivi più fattibili, diciamo di breve periodo, che servono a garantire risultati certi e meno aleatori rispetto a quelli di lunga durata. Tra questi possiamo annoverare:

  • la necessità di ottimizzare l'attività professionale.
  • l'esigenza di puntare su uno studio legale efficace ed efficiente.
  • il bisogno di avvalersi di collaboratori per far si che ottimizzazione, efficacia ed efficienza siano realizzabili nell'immediato.

Un avvocato deve quindi ragionare come se fosse un imprenditore, e proprio come se fosse un imprenditore deve fare in modo che la sua attività sia esclusiva ed unica rispetto alla concorrenza.

Con la differenza che un imprenditore può utilizzare strumenti che all'avvocato sono preclusi, ed in questo caso la sfida diventa più dura: come riuscire ad aumentare il proprio fatturato se esistono delle regole ferree (quali quelle del codice deontologico) che limitano il lavoro del professionista?

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Obiettivi di medio e di lungo periodo: strategie e tattiche

Un avvocato che intende rivalutare la propria attività generalmente fissa una serie di obiettivi che possono essere distinti in due categorie:

  • obiettivi di breve periodo.
  • obiettivi di medio e lungo termine.

La distinzione è fondamentale perché capire quali siano i traguardi di breve e di lungo termine servirà ad impostare la migliore strategia o la tattica più adatta per il loro raggiungimento.

Per avere una definizione peculiare chiediamo in prestito le teorie adoperate nel mondo dell'economia aziendale, dove gli obiettivi di breve periodo sono quelli da raggiungere entro un lasso di tempo che non supera l'anno, massimo due.

Seguono quindi gli obiettivi di medio termine, generalmente impostati nei successivi 5 anni. Quindi quelli di lungo periodo si protrarranno nel futuro, con una media di raggiungimento degli stessi fissata a dieci anni.

L'avvocato che intende pianificare la propria carriera deve tenere in mente questa distinzione perché il suo futuro dovrà essere programmato studiando delle strategie di lungo periodo ed individuando le tattiche da applicare nel breve e nel medio termine.

E la distinzione fra strategia e tattica sta proprio in questo: la prima si rivolge ad una pianificazione globale, la seconda ad una programmazione più dettagliata.

Gli obiettivi di lungo periodo riguarderanno quindi l'evoluzione della propria attività legale, incentrata su quello che sarà il lavoro nei prossimi dieci anni. Gli obiettivi di medio e di breve periodo si rivolgeranno all'impostazione del lavoro, ovverosia al come il professionista legale intenderà farsi strada per arrivare all'obiettivo di lungo periodo.

La pianificazione nel suo complesso farà riferimento a ciò che dovrebbe essere realizzato nei prossimi dieci anni, la programmazione si concentrerà invece sui vari step che dovranno essere individuati per raggiungere l'obiettivo finale.

Proviamo ad usare degli esempi per capire meglio il discorso. Prendiamo un giovane avvocato. Il suo desiderio sarà quello di aprirsi uno studio legale da qui ai prossimi dieci anni (obiettivo di lungo periodo). Per raggiungere il traguardo studierà una strategia che gli consentirà di costruirsi la strada migliore.

Fisserà quindi degli obiettivi di medio periodo, fra cui quello di creare un portafoglio clienti tale da avere la garanzia economica giusta per mettersi in proprio.

Il giovane avvocato punterà perciò sulla fidelizzazione degli stessi e sulla loro capacità di fungere da feedback per altri potenziali clienti. Per fare questo il professionista indicherà degli obiettivi di breve periodo: egli lavora già come associato presso uno studio legale e gestisce le cause civili in materia di impresa.

La materia imprenditoriale è vasta e offre il fianco a clienti come aziende e multinazionali. Per entrare in contatto con loro troverà una soluzione che non entri in contrasto con i principi deontologici previsti per la sua professione.

Facciamo un secondo esempio. Uno studio legale rinomato in una provincia italiana vuole ampliare la propria clientela e diventare un punto di riferimento anche per soggetti esterni.

L'obiettivo di lungo periodo sarà quello di creare e fortificare il proprio brand da qui ai successivi dieci anni. Per ottenere questo risultato lo studio legale fisserà un traguardo di medio termine: farsi conoscere aprendo un sito internet con annesso blog per essere individuato sui canali di ricerca.

Obiettivo di breve periodo consisterà nel trovare giovani talenti esperti in blogging legale e in linguaggio SEO da assumere per la redazione dei post afferenti alle varie cause trattate dallo studio.

Obiettivi e fatturato: quale connessione intercorre fra loro?

Obiettivi e fatturato: quale connessione intercorre fra loro?

Un imprenditore che segue i principi economici si pone come obiettivo quello di fidelizzare più clienti possibili utilizzando una strategia di marketing basata sulla pubblicità e sulla concorrenza. Il risultato da raggiungere sarà quello di incrementare i profitti da reinvestire nell'azienda, ma per aumentare i guadagni bisognerà valutare degli elementi.

Partirà con il taglio dei costi superflui e cercherà di minimizzare le spese. Il prezzo di vendita sarà concorrenziale solo se, a parità di qualità, il prodotto costerà meno degli altri.
Un avvocato non può ragionare in questi termini, perché lo impedisce il codice deontologico forense.

La pubblicità deve avvenire sotto forma di informazione e non è ammesso fare comparazioni con i propri colleghi. Come se non bastasse i servizi offerti dal professionista legale sono disciplinati dalla legge. Sarà difficile quindi fornire un servizio giuridico ad un prezzo che non sia conforme a quanto dice la normativa.

Se gli obiettivi di un imprenditore sono incentrati prevalentemente sul profitto, un avvocato potrebbe pensare al fatturato in maniera indiretta, aggirando (in modo legale) quelli che sono i paletti imposti dalla legge.

Il codice deontologico non vieta ad un professionista di puntare sulla brand identity, nè tanto meno di fidelizzare i clienti con servizi migliori rispetto alla concorrenza. Certo, sarà difficile proporsi al pubblico rispetto a come fa un imprenditore, ma crearsi una reputazione seria e professionale è già un buon passo.

Qualora un avvocato rinunciasse ai propri obiettivi si troverebbe a vivere una carriera monotona: al mattino ci saranno le sedute in tribunale, il pomeriggio sarà dedicato alle attività d'ufficio.

Quello che differenzia la libera professione da un lavoro di dipendenza è che il professionista può investire su sè stesso e puntare ad una rivalutazione dei profitti in aumento nel corso del tempo. Lo stipendiato punta all'avanzamento di carriera, ma il suo fatturato (pardon, stipendio) è uguale mese dopo mese.

Gli obiettivi di un dipendente saranno quelli di rispettare gli accordi presi con l'azienda, mentre quelli del professionista riguarderanno il modo con sui è possibile guadagnare qualcosa di più. Ragion per cui un avvocato senza obiettivi si ritroverà senza un aumento del suo fatturato.

Obiettivi e fatturato sono due concetti strettamente connessi fra loro, interdipendenti l'un l'altro tanto che la mancanza dell'uno produce il fallimento dell'alto. Poiché senza obiettivi (e senza la strategia giusta per raggiungerli) il fatturato non esiste, un fatturato limitato è dovuto sicuramente ad obiettivi inefficienti.

Pensiamo ad un bimestre in cui un avvocato si ritrova con scarse liquidità per la gestione del suo ufficio. Pur avendo puntato sull'efficienza dello studio legale, quali potrebbero essere le cause?

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Obiettivi e fatturato: consigli utili per l'avvocato

A prescindere se tu sei alle prime armi o sei un professionista navigato, non rinunciare mai ai tuoi obiettivi, perché ne andrebbe a discapito il tuo profitto. Qualsiasi sia il traguardo prefissato, ricordati che il suo raggiungimento è possibile solo qualora tu abbia pianificato alla perfezione la strada da percorrere.

Per capire quali saranno i migliori obiettivi più consoni alle tue abilità, immaginati da qui ai prossimi dieci anni. Dove pensi di trovarti? Quanto pensi di guadagnare? Come vedi la tua professione nel prossimo futuro?

Una volta delineato il traguardo di lungo periodo cerca di capire quali strategie intendi seguire per ottenere risultati. Stiamo parlando di strategie, perché quello che tu stai focalizzando è un qualcosa che si proietterà nel futuro.

La strategia che seguirai dovrà essere impostata con pochi obiettivi di medio periodo che ti serviranno a capire quali saranno le decisioni da intraprendere durante il percorso. Fissa delle date in cui ti fermerai ed analizzerai i risultati raggiunti: in questo modo potrai modificare il tuo piano sulla base dei dati raccolti.

Dopo aver identificato gli obiettivi di medio periodo, cerca di capire quali dovranno essere i traguardi da guadagnare nel breve termine. Falli coincidere con l'anno solare e fai in modo che gli stessi possano essere conclusi nel termine di un anno.

Se questo arco temporale dovesse sembrare troppo, riducilo al semestre o, tutt'al più al trimestre. Nel contempo utilizza un quaderno all'interno del quale annoterai i piccoli successi e gli insuccessi.

Trasforma i risultati in numeri contrassegnati con i segni positivo e negativo: il segno + ti servirà ogni qualvolta avrai centrato a pieno gli obiettivi di breve periodo. Il segno - contraddistinguerà eventuali piccoli fallimenti. A fine anno (o a fine semestre) fai un resoconto delle varie tappe intraprese, proprio come se stessi eseguendo un'equazione.

Qualora i risultati negativi dovessero essere maggiori dei positivi, fermati un attimo e cerca di capire dove puoi migliorare. Ricorda che la ponderazione e l'analisi sono due elementi fondamentali per incrementare il fatturato.

Matteo Migliore - Fondatore di LEGALDESK

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Crescita personale


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