Fattura elettronica: pronti? Via!


L'obbligo di fatturazione elettronica entra ufficialmente in vigore dal primo gennaio 2019, ma devi sapere che se sei un avvocato poco avvezzo all'uso delle nuove tecnologie hai due possibilità

Siamo giunti ormai quasi alla conclusione di una lunga fase preparatoria che darà il via dal primo gennaio 2019 all'obbligo di fatturazione elettronica per molti imprenditori e molte società.

Ecco cosa aspettarsi con l'arrivo del nuovo anno.

Ecco i passi che hanno portato alla fatturazione elettronica

Esecuzione di un obbligo di fare e processo civile telematico

La fatturazione elettronica non è una vera e propria novità perché è stata già introdotta nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, quindi sono in molti ad aver già fatto i conti con questa novità, in particolare gli avvocati che hanno ricevuto incarichi dalla PA e coloro che hanno difeso gli interessi di persone ammesse al gratuito patrocinio.

Ecco i passi che hanno portato a questa novità:

  • Il primo passo verso la completa digitalizzazione delle fatture è avvenuto nel 2001 con la Direttiva n. 2001/115/CE che si propone l'obiettivo di semplificare, modernizzare e uniformare le modalità di fatturazione.
  • il secondo passo si ha nel 2004 quando l'Italia recepisce la direttiva di cui sopra e offre la possibilità di gestire il flusso delle fatture attraverso sistemi interamente elettronici. In tale processo viene coinvolta anche la conservazione delle fatture che appunto può essere in formato digitale.
  • Il terzo passo si ha nel 2007 quando con la legge 244 del 2007, articolo 1, commi da 209 a 214, viene inserito l'obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Questo è il primo vero passo verso la digitalizzazione perché da questo momento chi contratta con la PA deve per forza adeguarsi a tale sistema di gestione della fatturazione.

Viene quindi meno il principio di libertà che invece era stato alla base dei primi due passi visti e che offriva semplicemente l'opportunità di utilizzare il formato elettronico.

La riforma del 2007 deve ovviamente creare anche un sistema per la gestione del flusso: si tratta del SdI o semplicemente Sistema di Interscambio. Questo prevede l'uso di un software per la fatturazione elettronica che consente di realizzare la fattura nel formato ammesso, XML, eXtensible Markup Language, firmarla attraverso la firma elettronica e quindi trasmetterla alla PA attraverso SdI.

Quest'ultimo esegue prima un controllo formale sulla fattura e in seguito l'invio all'Amministrazione interessata.

Questa norma è però incompleta perché solo nel 2013 vengono fissati i termini di decorrenza di tale normativa.

  • Nel frattempo, il Governo con la legge di Stabilità 2013 recepisce la Direttiva 2010/45/UE. Viene stabilito che le parti, cioè chi emette e chi riceve la fattura, possono accordarsi per l'adozione del sistema di fatturazione elettronica nei loro rapporti. Le parti devono però adottare un sistema attraverso il quale assicurare l'autenticità dei documenti scambiati attraverso, ad esempio, sistemi di controllo, la firma elettronica avanzata o qualunque altro sistema idoneo a dare certezza sull'identità e le prestazioni oggetto della fatturazione.
  • Dopo questa, prima fase che può essere considerata di rodaggio, il Governo si accorge che il sistema appare alquanto farraginoso e di conseguenza delega il Legislatore affinché semplifichi le procedure. Ciò avviene con il decreto legislativo 5 agosto 2015 n. 127.
  • La normativa viene nuovamente rivista nel 2016 con l'obiettivo di contenere i casi di elusione fiscale. Ciò viene fatto attraverso una drastica riduzione dei tempi che intercorrono tra l'emissione della fattura e il momento in cui la stessa arriva nella disponibilità dell'Agenzia delle Entrate per i controlli. Infine, viene rivisto lo spesometro.
  • Si arriva quindi al 2018 quando viene concretamente predisposto il sistema per la fatturazione elettronica obbligatoria per chiunque debba emettere e ricevere fatture. Ormai ci siamo quasi: dal primo gennaio la fatturazione elettronica è obbligatoria.

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Ultime novità sulla fatturazione elettronica

Ultime novità sulla fatturazione elettronica

L'obbligo di fatturazione elettronica entra ufficialmente in vigore dal primo gennaio 2019, ma devi sapere che se sei un avvocato poco avvezzo all'uso delle nuove tecnologie hai due possibilità, infatti l'obbligo non si applica a coloro che lavorano nell'ambito di un regime fiscale di favore e in particolare nel regime forfettario o altro regime di vantaggio.

Inoltre è possibile delegare al commercialista l'onere di adottare per proprio conto il sistema di fatturazione elettronica attraverso l'uso della delega. Anche se a primo impatto questa novità può apparire davvero ostica da affrontare, in realtà le difficoltà possono essere dipanate dopo il primo periodo di utilizzo del sistema.

Infatti per accedere al sistema di fatturazione elettronica deve essere utilizzato un programma o software da installare al PC che sia compatibile con il Sistema di Interscambio. Questo prevede la predisposizione di un modello di fattura che deve quindi essere semplicemente compilato da colui che emette la fattura.

I dati da inserire non sono diversi rispetto a quelli solitamente messi in fattura, infatti vi sono i dati delle parti, deve essere individuata la prestazione, il prezzo da pagare, l'IVA da applicare e la firma in formato digitale.

Sempre attraverso lo stesso sistema la fattura deve essere inviata, ma non al ricevente, deve essere inviata all'SdI, che come detto prima, provvede ad un controllo formale della fattura. Se vi sono errori, gli stessi vengono notificati all'emittente che a questo punto deve correggerli e quindi procedere nuovamente all'invio. Se invece la fattura è corretta, l'SdI procede alla trasmissione della fattura al soggetto ricevente, ovviamente si tratta di una copia in formato elettronico.

Le fatture in formato digitale dovranno essere conservate per 10 anni. Ovviamente questo sistema consente di avere un controllo alla fonte delle fatture e quindi dei redditi prodotti, ciò insieme all'uso sempre più massiccio di mezzi di pagamento controllati con riduzione dell'uso del contante dovrebbe aiutare a ridurre in modo drastico il ricorso all'evasione fiscale.

Deve, infine, essere sottolineato che, al fine di aiutare imprenditori e società e altri soggetti titolari di partita IVA ad abituarsi alla novità è previsto che per i primi sei mesi dall'entrata in vigore della nuova disciplina non saranno applicate sanzioni.

La normativa prevede l'applicazione di sanzioni nel caso in cui la fattura non sia inoltrata entro 24 ore dall'emissione. La fattura deve comunque essere inoltrata entro il termine di liquidazione dell'IVA. Nel caso in cui sia invece emessa dopo il termine di liquidazione, ma prima del termine di liquidazione del periodo di imposta successivo le sanzioni sono comunque ridotte (tra il 18% e il 36% dell'imposta).

La normativa prevede anche che l'emissione e la trasmissione della fattura debbano avvenire complessivamente nell'arco di 10 giorni dalla conclusione dell'operazione. Anche in questo caso il mancato rispetto porta all'applicazione della sanzione, ma solo dal 1° luglio 2019.

Le ultime modifiche prevedono anche che il diritto alla detrazione IVA possa essere esercitato entro il 15 del mese successivo rispetto a quello di effettuazione dell'operazione. Tutte queste misure mirano ad agevolare e semplificare la fatturazione elettronica da parte dei vari operatori e sono il frutto di solleciti e coordinazione dei lavori con le istanze dei vari operatori sociali.

Fattura elettronica: ci siamo quasi! Ecco come affrontarla al meglio

Fattura elettronica LEGALDESK

Se sei un avvocato e hai paura delle novità introdotte dalla fatturazione elettronica sappi che c'è chi può aiutarti. La prima cosa da sapere è che puoi avvalerti dei privilegi del regime forfettario se i ricavi/compensi non superano la soglia dei 30.000 euro. La stessa dovrebbe però essere modificata per il 2019 e innalzata.

In questo caso puoi anche evitare l'obbligo della fatturazione elettronica, ma non è detto che questo sia un vantaggio, visto che comunque nel caso in cui tu abbia rapporti con la PA devi comunque utilizzare tale formato e quindi tanto vale usarlo sempre.

Ciò anche perché è dimostrato che se la fattura viene emessa subito dopo la prestazione professionale, è più facile riscuotere i compensi, mentre se si lascia trascorrere tempo i clienti tendono a cercare scappatoie per non pagare o comunque prendere ulteriore tempo.

A parte questi dettagli per essere in regola con la fatturazione elettronica puoi utilizzare il software Legadesk che consente di realizzare preventivi per i clienti e di redigere la fattura. Il software consente di utilizzare anche la Posta Elettronica Certificata (PEC) e la firma elettronica.

Di conseguenza ha tutto ciò che occorre per adempiere all'obbligo della fatturazione elettronica in modo semplice e intuitivo. LegalDesk non nasce come software per i servizi di fatturazione, ma per l'accesso al processo telematico.

Si tratta infatti di un software che permette a chi esercita le professioni legali di accedere ai servizi per il processo civile e amministrativo e di conseguenza compiere gli atti, prelevare documenti, archiviare.

Anche in questo caso si è trattato di un'importante novità che all'inizio ha destabilizzato molti professionisti, ma con il tempo in tanti hanno capito che scegliendo gli strumenti giusti è possibile risparmiare tempo e denaro. Infatti il processo telematico consentendo all'avvocato di sviluppare parte del suo lavoro presso lo studio e depositare direttamente da computer, offre l'opportunità di risparmiare tempo.

Lo stesso tempo che prima veniva speso tra una cancelleria e l'altra, facendo ore di fila per scoprire poi che magari c'erano problemi in archivio o altri intoppi. LegalDesk va oltre le funzioni essenziali per il processo telematico, infatti, mette a disposizione anche un servizio agenda che notifica appuntamenti e scadenze, inoltre grazie alla rubrica tutti i contatti dei clienti sono al sicuro ed è possibile inviare documentazione, fatture, comunicazioni commerciali o di altra natura, il tutto il modo semplice e intuitivo.

LegalDesk ha anche una funzione Cloud, infatti è possibile accedere alla piattaforma da diversi software ovviamente registrati, in questo modo si può gestire il lavoro in qualunque posto e da diversi dispositivi. Il tutto però in modo sicuro attraverso l'uso di chiavi di accesso univoche.

Se non sei ancora sicuro di voler scegliere LegalDesk per il tuo studio legale il consiglio è di provare la versione gratuita per un mese e quindi poi scegliere in base alla propria esperienza. Chi già lo usa di sicuro apprezza il servizio di assistenza in chat.

Matteo Migliore - Fondatore di LEGALDESK

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